Fisco

Ecobonus, entrano i «soggetti finanziari»

di Saverio Fossati

Nel gioco dell’ecobonus entreranno anche soggetti finanziari, grazi e a una circolare delle Entrate concordata con Eurostat e Istat. Lo ha annunciato il vice ministro dell’Economia Enrico Morando, intervenendo venerdì scorso al convegno organizzato a Bologna dal Gruppo Hera sull’efficienza energetica nei condomìni. Nonostante la detrazione fiscale che arriva anche all’85 per cento, nei condomìni la riqualificazione energetica non decolla: «Il problema è che, qualora il credito d’imposta, ceduto dal condòmino all’impresa, venga poi ceduto da quest’ultima a un istituto di credito, in automatico (per le regole Eurostat) viene considerato debito pubblico». Questo ha impedito alle aziende di ottenere il finanziamento della banca, perché questa, sfruttando a sua volta il credito, avrebbe violato le regole Eurostat.

La nuova circolare, allo studio da tre mesi proprio per risolvere il problema dell’intervento degli istituti di credito, sta per vedere la luce: «La cessione – ha detto Morando - potrà quindi essere fatta a un’impresa ma anche a organismi associativi, compresi i consorzi, anche partecipati da soggetti finanziari purché la loro quota non sia maggioritaria nel soggetto realizzatore o non ne detenga il controllo». Il credito potrà anche essere ceduto a società di servizi energetici (che facciano parte dei consorzi o agiscano in proprio) aggiungendo così anche l’ultimo tassello: pur potendo, infatti, cedere completamente il credito, una piccola quota ce la deve mettere la famiglia. «Ma - ha concluso Morando -, se non ha le risorse , il coinvolgimento dell’erogatore dei servizi energetici nell’intervento riesce a realizzare una fidelizzazione del cliente che compensa lo sconto alla famiglia di quel 10-15% rimasto a suo a carico.

Hera Spa si è subito mobilitata su questo, come ha detto l’Ad Stefano Venier. E il presidente di Hera Servizi Energia Stefano Lappi ha presentato un’offerta per i condòmini con la riqualificazione energetica chiavi in mano.

Domenico Prisinzano (Enea) ha ricordato che la comunicazione all’Enea dei lavori di recupero edilizio con effetti di risparmio energetico andrà fatta tenendo presente l’elenco di cui all’articolo 16 bis, lettera a) del Dpr 917/86 «Ma stiamo lavorando ai modelli per la presentazione telematica, concordati con Mise ed Entrate».

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