Fisco

Comunicazioni alle Entrate , errori rimediabili in 5 giorni

di Andrea Cartosio e Glauco Bisso

Ultimi fuochi in condominio dell’operazione precompilata 2018: domani è ultimo giorno per l’invio dei dati sulle detrazioni fiscali spettanti ai condòmini. La versione definitiva del software è arrivata tardi e gli amministratori si trovano ora in difficoltà: sarebbe auspicabile, come già chiesto da Alac e Gesticond, una proroga di una settimana (come l’anno scorso), o almeno una sospensione delle sanzioni per gli errori. Le specifiche tecniche e il software predisposto dall’agenzia delle Entrate obbligano alla quadratura tra il totale dell’intervento e la somma dei bonifici tracciati oltre che dei pagamenti diversamente effettuati. L’invio è dunque impossibile se non sono state inserite tutte le unità immobiliari non pertinenziali con i dati catastali e la quota di spesa.

La sanzione

Se i dati non ci sono o sono palesemente inesatti la scelta è tra inviare comunque la comunicazione oppure desistere. Il discrimine è l’ammontare della sanzione, pari a 100 euro a comunicazione secondo l’articolo 3 del Dlgs 175/2014: «In caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati di cui al comma 25 si applica la sanzione di cento euro per ogni comunicazione in deroga a quanto previsto dall’articolo 12, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472». La sanzione sarà richiesta al condominio rappresentato dall’amministratore in carica al momento dell’irrogazione. La responsabilità sarà attribuibile all’amministratore nel caso non abbia considerato eventuali comunicazioni pervenute in studio o erri l’inserimento dei dati .

Cinque giorni

Sempre in base al decreto «Nei casi di errata comunicazione dei dati, la sanzione non si applica se la trasmissione dei dati corretti è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza di cui al comma 25, ovvero, in caso di segnalazione da parte dell’Agenzia delle entrate, entro i cinque giorni successivi alla segnalazione stessa». L’amministratore pertanto potrà disporre di ulteriori cinque giorni per correggere le comunicazioni già inoltrate all’amministrazione finanziaria senza ricadere nel regime sanzionatorio. Qualora però non venisse inviata la comunicazione entro il termine originario del 28 febbraio la stessa si intenderebbe omessa e non ricorrerebbero gli estremi cui all’articolo 13 del Dlgs 472/97. L’ultima parola sui propri redditi è comunque del contribuente, che potrà correggere la propria precompilata oppure utilizzare il modello 730 o Unico nei modi tradizionali.

La certificazione

Attenzione: la comunicazione trasmessa all’agenzia delle Entrate non esime l’amministratore dall’inoltrare la missiva di certificazione delle spese detraibili - contenente il report rilasciato nella ricevuta dell’avvenuta trasmissione - a ciascun condomino. Non essendo esplicitato in alcuna norma o circolare il termine previsto per l’invio della certificazione, si consiglia di recapitare ai condòmini-contribuenti la lettera entro il 15 aprile. È disponibile il fac simile della certificazione già usato nel 2017, redatto secondo lo schema inviato dalle Entrate in risposta ai quesiti sull’attribuzione di spesa ai morosi, cliccare qui per i lavori di recupro edilizio e qui per quelli di risparmio energetico.

I casi irrisolti

L’inoltro della comunicazione risulta impossibile nel caso di edifici i cui riferimenti catastali non siano aggiornati. Se il beneficiario è diverso dal proprietario sarà questi a dover dimostrare nelle annotazioni di aver sostenuto il pagamento. Molto spesso avviene che i pagamenti vengono effettuati con mav bancari o per causali relative a più imputazioni non coerenti con la detrazione fiscale.

Buoni propositi

Sarebbe opportuno che le Entrate prevedano per il 2018: un software che permetta di modificare i soli dati che sono cambiati ed evitare così di dover reinserirli tutti ogni anno; l’incrocio diretto on line coi dati catastali, con verifica del proprietario che eviti sin da subito ogni errore; la spunta dei beneficiari della detrazione collegati al dato del pagamento. Sono le richieste degli amministratori iscritti al canale www.maiPiuSoli.net tra i lettori del Sole 24 ore.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©