Fisco

Ritocchi ai bonus fiscali e polizza anti calamità nella legge di Bilancio

di Giuseppe Latour, Marco Mobili e Marco Rogari

Il bonus mobili rientra nel perimetro della nuova legge di Bilancio. Con una proroga secca dal 2017 al 2018 per la misura che, dalla sua introduzione nel giugno 2013 fino a tutto il 2016, è stata capace di muovere una spesa pari a oltre 4,5 miliardi di euro, secondo le stime di FederlegnoArredo. Il pacchetto della manovra dedicato alla casa, ormai assestato, incassa questa ennesima novità. Il testo del Ddl, atteso in Parlamento tra domani e giovedì, si prepara così a restituire un quadro delle agevolazioni fiscali profondamente rinnovato, dopo gli interventi del Governo, tra conferme, bonus totalmente nuovi e sconti riformati.

Bonus mobili
In questa cornice il rinnovo del bonus mobili arriva dopo che, nelle prime bozze della manovra, la misura era stata tagliata. Adesso, mentre il lavoro dei tecnici dell’esecutivo è ancora in corso, riappare in una versione che conferma l’assetto che finora ha funzionato così bene: chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia a partire dal primo gennaio del 2017 potrà agganciare al rinnovamento della sua abitazione anche la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+. Le spese per l’arredo dovranno essere sostenute nel 2018 e avranno un tetto massimo di 10mila euro. La sostanza, allora, è che viene confermato in blocco l’assetto attuale. Quindi, come avviene già adesso, lo sconto andrà diviso in dieci rate annuali.

«Vecchi» agevolazioni rinnnovate e corrette
Non è la sola conferma che i cittadini troveranno nella legge di Bilancio. Per il 2018, infatti, resta intatta la detrazione per le ristrutturazioni al 50%, così come procedono sulla loro strada anche il sismabonus fino all’85% e l’ecobonus per gli interventi strutturali, come il cappotto termico, fino al 75%: per questi ultimi due sconti già la vecchia legge di Bilancio aveva previsto una stabilizzazione fino al 31 dicembre 2021, che non viene rivista.

Una conferma con qualche ritocco arriva, invece, per l’ecobonus al 65 per cento. La detrazione, infatti, sarà ancora attiva il prossimo anno, ma con l’esclusione di alcuni investimenti, che ricadranno nel perimetro del 50%: infissi, schermature solari, caldaie a condensazione e a biomasse. Mentre ci sarà un esordio assoluto nella famiglia delle detrazioni per la casa: il bonus verde, pensato per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture sia nei condomini che nelle ville. Lo sconto sarà del 36% con un tetto di spesa di 5mila euro per ogni unità immobiliare e la possibilità di recuperare anche costi di progettazione e manutenzione.

Il fondo di garanzia
A corredo di queste misure, ci sono due novità che cercano di rendere più performante il mercato che si muove attorno agli sconti fiscali, supportando i cittadini che vogliano usufruire delle detrazioni pur avendo problemi di liquidità. Nasce, così, un Fondo di garanzia per i prestiti bancari che sarà alimentato con risorse del ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico: 50 milioni l’anno tra il 2018 e il 2020, per puntellare le operazioni di efficientamento energetico avviate da famiglie a basso reddito. In questo modo, si allarga il bacino dei potenziali beneficiari dello sconto. Non solo: arriva anche un’ulteriore semplificazione delle misure per la cessione dei crediti fiscali, nella linea dei molti aggiustamenti messi a segno negli ultimi due anni, dalla legge di Stabilità 2016 fino alla manovrina (Dl n. 50/2017). Diventano, allora, cedibili gli sconti effettuati sulle singole unità immobiliari. Finora, infatti, la portabilità dei bonus era limitata alle operazioni condominiali.

Gli ex Iacp
Completano il pacchetto alcune limature di dettaglio. Gli ex Istituti autonomi case popolari potranno usufruire, come promesso dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, del sismabonus e dell’ecobonus. Mentre al ministero dello Sviluppo economico viene affidato il compito di aggiornare, con un decreto, tutti i requisiti tecnici minimi che andranno rispettati dagli interventi di efficientamento energetico.

La polizza anti calamità
Raddoppia lo sconto fiscale per chi assicura la casa dalle calamità naturali. A prevederlo è l’ultima bozza del Ddl di bilancio che tra oggi e domani dovrebbe assumere una fisionomia definitiva.
Per andare oltre l’attuale 2% di polizze assicurative dell’abitazione contro le calamità naturali, il Governo gioca la carta del doppio sconto fiscale. Da una parte viene riconosciuta una detrazione Irpef del 19% sul prezzo delle polizze sottoscritte dal prossimo 1° gennaio per assicurare la casa contro i danni da terremoti, alluvioni e altre calamità. Inoltre viene cancellata, sempre per le future polizze «catastrofali», la tassa (agli assicurati non sempre nota) del 22,25% corrisposta sul premio del ramo danni

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