Fisco

Modello 730, bonus in condominio sotto la lente

di C.D.O.

Le spese per i lavori di ristrutturazione e risparmio energetico in condominio sono una delle novità della precompilata 2017. Comunicate al Fisco dagli amministratori, sono state inserite dalle Entrate nel «Foglio informativo» che accompagna il 730 (lo si trova in coda al file in formato .pdf) o, in casi più rari, direttamente nel modello.

Oltre alla causale («recupero del patrimonio edilizio» o «riqualificazione energetica di edificio esistente»), è indicato l’importo comunicato dall’amministratore, il codice fiscale del condominio e l’iserimento nella precompilata («Dato utilizzato Sì/No»).

Trattandosi di dati trasmessi per la prima volta nel 2017, l’integrazione di queste informazioni va seguita con cura. In primis, è sempre possibile “aggiungere” le spese per le quali l’amministratore ha rilasciato la certificazione, che non risultano dal modello.

Un altro caso comune è il disallineamento del beneficiario: l’importo potrebbe essere stato attribuito a un soggetto diverso da quello che ha pagato la spesa (ad esempio, all’usufruttuario anziché al titolare della nuda proprietà, oppure al proprietario anziché al figlio che occupa la casa in comodato). In questi casi si può senz’altro procedere con la correzione.

Attenzione poi al pagamento. Gli importi sono detraibili se pagati «prima della presentazione della dichiarazione dei redditi». Quindi i morosi hanno tempo di mettersi in regola (e ovviamente chi presenta il modello Redditi anziché il 730 ha due mesi in più a disposizione).

Ultimo aspetto da considerare è quello delle case acquistate o trasferite nel 2016. Tra i bonus che, salvo diverso accordo, passano al compratore ci sono anche quelli relativi ai lavori su parti comuni: in questo caso, chi ha diritto alla detrazione deve farsi consegnare dall’amministratore (o dal venditore) una copia delle certificazioni, comprese quelle relative agli anni precedenti per le rate residue.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©