Fisco

Nella legge di Bilancio i nuovi bonus fiscali condominiali

di Saverio Fossati

Sarà la legge di Bilancio a portare la buona novella nei condomìni: salvo sorprese in Parlamento, il disegno di legge (la bozza è ormai in circolazione) prevede, all’articolo 2, proroghe e miglioramenti delle detrazioni Irpef delle spese per recupero edilizio, interventi antisismici e risparmio energetico. Non solo: per i lavori nei condomìni la detrazione si alza.

Nei condomìni
La detrazione per i lavori di risparmio energetico qualificato sulle parti comuni di edifici condominiali si alza dal 65% al 70% purché interessino l’involucro dell’edificio (leggi «cappotto» ma non solo) incidendo almeno oltre il 25% della superficie lorda disperdente dell'edificio. Se poi gli interventi di riqualificazione energetica conseguono almeno la qualità media di cui al decreto dello Sviluppo del 26 giugno 2015, la detrazione arriva al 75%. Il tetto di spesa è di 40mila euro per ogni unità immobiliare componente l'edificio, quindi con 10 appartamenti il condominio potrà spendere sino a 400mila euro e i condòmini ne detrarranno anche 300mila in dieci anni, cioè in media a 3000 all’anno per ciascuno.
Per gli «incapienti», cioè chi ha un reddito lodo annuo non superiore a 7.800-8000 euro, il credito fiscale potrà essere ceduto subito all’impresa che effettua i lavori (e questo era già in vigore nel 2016) ma, quando si beneficia del super conto per il risparmio energetico del 70-75 per cento, la cessione può essere fatta da chiunque (non solo da chi è «incapiente» e non solo ai fonitori ma anche ad alti soggetti privati (banche escluse, quindi), che potranno a loro volta cederlo. Quindi, rispetto al 2016, le possibilità si estendono.
C’è poi il bonus antisismico: sempre su edifici condominiali, per interventi autorizzati dal Comune dopo il 1° gennaio 2017 (e sino al 31 dicembre 20121) spetta una detrazione dalle spese del 50% (era del 65% nel 2016) ma si estende anche alla zona sismica 3 e si recupera in 5 anni anziché in dieci. Se a seguito dei lavori la “classe sismica” dell’edificio scende la detrazione sale al 75 per cento e, se le classi sismiche “recuperate sono due, all’85 per cento. Le spese sono calcolate su un limite di 96mila euro per unità abitativa. Anche in questo caso è possibile, per gli «incapienti»la cessione del credito.

Per i singoli proprietari
Per tutto il 2017 si potrà ancora detrarre le spese sostenute (con il limite di 96mila euro per unità abitativa) per i lavori di manutenzione straordinaria restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione, risparmio energetico non “qualificato”, lavori attinenti alla sicurezza. Stesso discorso per il bonus del 65% per il risparmio energetico. Proroga per tutto il 2017 anche per la detrazione del 50% sull’acquisto (per importi sino a 10mila euro) degli arredi, abbinato però a lavori di recupero edilizio. Il sisma-bonus (per lavori nel quinquennio 2017-2021) scende al 50% (era del 65% nel 2016) ma si estende anche alla zona sismica 3 e si recupera in 5 anni anziché in dieci. Se a seguito dei lavori la “classe sismica” dell’edificio scende la detrazione sale al 70 per cento e, se le classi sismiche “recuperate sono due, all’80 per cento.

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