Acquistare la prima casa fuori Comune, possedendone già una ereditata con bonus
A cura di Smart24 Condominio
La risposta al quesito è affermativa. In sede di acquisto per successione o donazione, è possibile fruire delle agevolazioni per la «prima casa» riguardo alle imposte ipotecarie e catastali (che in tal caso sono dovute in misura fissa, anziché nella misura complessiva del 3% del valore degli immobili).
Naturalmente, per le agevolazioni occorrono i requisiti di legge (residenza nel Comune e non possesso di altra abitazione nello stesso Comune e in Italia, o anche porzione di abitazione, acquistata con i benefici «prima casa», ai sensi dell'art. 1, Tariffa, nota II bis, del D.P.R. 131/1986).
L'applicazione dell'agevolazione per l'acquisto a titolo gratuito (come nel caso in esame) non preclude la possibilità di fruire, in caso di successivo acquisto a titolo oneroso di altra abitazione, dei benefici «prima casa»: cioè Iva al 4%, per l'acquisto da impresa; imposta di registro del 2%, per l'acquisto da privato (art. 1, Tariffa, del D.P.R. 131/1986; Tabella A, Parte Seconda, del D.P.R. 633/1972; si veda la C.M. 7.5.2001, n. 44/E, paragrafo 1, e la C.M. 29.5.2013, n. 18/E, paragrafo 5.4).
Pertanto, in presenza di tutti gli altri requisiti (tra i quali il trasferimento della residenza nel Comune diverso da quello in cui si possiede l'altra casa, entro 18 mesi dall'acquisto), il possesso dell'abitazione ricevuta con le agevolazioni «prima casa» in sede di successione in altro Comune, non impedisce l'applicazione dei benefici per l'acquisto della «prima casa».