L'esperto rispondeCondominio

Ogni condomino può chiedere i documenti per il bonus lavori

di Matteo Rezzonico - L ’Esperto Risponde

La domanda

Sono proprietario di un appartamento in un condominio costruito nel 1980. Nel 2018 sono stati eseguiti dei lavori di manutenzione sui raccordi degli scarichi fognari del condominio, in quanto un condomino lamentava continue perdite di liquami nel suo box. I lavori hanno comportato opere demolitive e di ristrutturazione di parti comuni quali muri, tubazioni e soffitto del corridoio che porta nella zona box del condominio. L'amministratore non ha fornito nel 2019 ai condòmini la documentazione per la detrazione fiscale.A tal proposito, vorrei sapere se l'amministratore ha agito correttamente, oppure avrebbe dovuto fornire la documentazione per la detrazione fiscale, trattandosi di lavori di manutenzione resi necessari in uno stabile costruito quasi quarant'anni fa.

Occorre innanzitutto chiarire se ci sia stata una richiesta da parte del lettore o di altri condòmini di fruire dei benefici fiscali sul recupero edilizio, e se l'argomento sia stato oggetto di discussione in assemblea (o altre sedi). In termini generali, ciascun condomino ha diritto di chiedere all'amministratore - a prescindere dalle decisioni dell'assemblea – la documentazione necessaria per conseguire le detrazioni (Corte di appello di Milano, sezione prima, 6 febbraio 2008). D'altra parte, compete all'amministratore svolgere il mandato con diligenza, compiendo tutti gli atti necessari allo scopo (articoli 1708 e 1710 del Codice civile). E, tuttavia, in assenza di richiesta da parte di almeno uno dei partecipanti al condominio, in termini di buona fede (articolo 1175), l'amministratore di condominio potrebbe non essere tenuto a predisporre la documentazione necessaria. Certo è che, per evitare equivoci, è opportuno che l'amministratore avvisi tempestivamente i condòmini circa la possibilità di fruire delle detrazioni fiscali.

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