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Lede il decoro chi non adegua il colore della propria ringhiera

di Giuseppe Mantarro - L’Esperto Risponde

La domanda

Un condominio è delimitato in parte da una recinzione condominiale e in parte da recinzioni private. Alcuni anni fa sono state ritinteggiate la recinzione condominiale e alcune parti private, con il colore originale preteso da alcuni condòmini per il decoro architettonico. Nonostante questa pretesa, uno di loro si è limitato ad applicare alla sua ringhiera solo l'antiruggine, e da circa tre anni ritarda l'applicazione del colore. Si può agire affinché uniformi la sua ringhiera al colore delle altre, o non è obbligato a farlo?

Secondo un orientamento della Cassazione, ormai consolidato nel tempo, «il decoro risulta dall'insieme delle linee e dei motivi architettonici e ornamentali che costituiscono le note uniformi dominanti ed imprimono alle varie parti dell'edificio stesso nel suo insieme, dal punto di vista estetico, una determinata fisionomia, unitaria ed armonica, e dal punto di vista architettonico una certa dignità più o meno pregiata e più o meno apprezzabile». A ciò si aggiunga che il regolamento condominiale può prevedere specifiche colorazioni per facciate, ringhiere, recinzioni, eccetera.La scelta del colore, come quello della recinzione e/o ringhiera, sia essa di proprietà comune o privata, si riflette comunque sull'aspetto estetico dell'intero edificio. Infatti, l'adozione di colori diversi e contrastanti, rispetto a quelli che di fatto contraddistinguono l'estetica dell'edificio condominiale, rappresenta un mutamento peggiorativo tale da comportare una (possibile) lesione del decoro architettonico.A tal proposito, la Suprema corte, con la sentenza 7603/94, ha affermato che «l'assemblea non ha titolo per assumere decisioni che riguardino i singoli condòmini nell'ambito dei beni di loro proprietà esclusiva, salvo che non si riflettano sull'adeguato uso delle cose comuni».Pertanto, alla luce di quanto argomentato - anche se non si ha cognizione dell'effettivo stato dei luoghi - si può ritenere, in linea di principio, che il condomino che abbia applicato solo l'antiruggine, ritardando da circa tre anni la tinteggiatura della ringhiera stessa, non uniformando il colore a quello delle altre ringhiere e/o recinzioni, stia di fatto ledendo il decoro architettonico.Nelle ipotesi di (verosimile) violazione del decoro architettonico, la relativa azione di difesa potrà essere esercitata sia dall'amministratore che dal singolo condomino autonomamente, ricordando che, prima di agire in giudizio, occorrerà attivare l'obbligatorio procedimento di mediazione. La verifica dell'avvenuta lesione o meno del decoro architettonico, infatti, è demandata al giudice del merito, secondo un apprezzamento che, in presenza di adeguata e precisa motivazione, è insindacabile in sede di legittimità.

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