Condominio

Ammessa anche la prova per testimoni

di Luca Bridi

Immissioni rumorose, la prova per testimoni è ammessa. Un principi o che il Tribunale di Brescia, allineato alla Cassazione, ha espresso con particolare chiarezza nella sentenza 1765/2019.

In più riprese, la Cassazione (sentenze 2864/2016 e 2166/2006) ha affermato che, in tema di immissioni rumorose, i mezzi di prova per accertare il livello di normale tollerabilità previsto dall’articolo 844 del Codice civile non devono essere necessariamente di natura tecnica.

Più precisamente, la sentenza della Cassazione 2864/2016 dice che «nulla vieta, quindi, che l’entità delle immissioni rumorose ed il superamento del limite della normale tollerabilità possa essere oggetto di deposizione testimoniale, anche in relazione agli orari ed alle caratteristiche delle emissioni stesse», rimandando poi al giudice di valutarne l’attendibilità e la congruità.

E su questa linea si è mossa anche la recentissima Sentenza del Tribunale di Brescia 1765/2019, che ha specificato (in caso di rumori provenienti da un cantiere vicino alle abitazioni) che, pur in assenza di accertamenti di natura tecnica e obiettiva, il superamento della soglia di tollerabilità si evince dall’analisi delle modalità concrete con cui si sono svolti i lavori, tenuto conto degli strumenti impiegati per le opere di scavo (escavatori, martelli demolitori) e della frequenza del loro utilizzo, nonché della durata prolungata dei lavori e della vicinanza del cantiere all’abitazione delle attrici.

Venivano infatti esaminate le dichiarazioni raccolte nel corso dell’istruttoria orale, nelle quali i testimoni fornivano una puntuale descrizione delle diverse tecniche di escavazione adottate, di volta in volta, dall’impresa esecutrice dei lavori. I testi escussi dichiaravano inoltre che con riferimento al periodo di durata del cantiere a cielo aperto per la continuità dei lavori, anche durante la fascia notturna, le immissioni rumorose e le esalazioni di polveri fossero tali da provocare un disagio intollerabile per i residenti nelle zone limitrofe. Il tutto come comprovato dalle diverse segnalazioni svolte sia telefonicamente sia a mezzo raccomandata.

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