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Le tabelle riscaldamento dopo i contabilizzatori

di Raffaele Cusmai - Condominio24

La domanda

Un direttore lavori ha rilasciato una asseverazione in deroga alla norma 10200 applicando la 141/2016 con questa frase: «la deroga deve però essere approvata dall'assemblea, se richiesta, perché cessione di diritto altrui e non assunzione diretta a seguito di asseverazione del professionista». Pertanto, quali diritti si cedono? ed eventualmente quanti millesimi sono necessari per applicare tale deroga ?


In base all'art. 9, comma 5, lett. d), del Dlgs 102/2014 (così come modificato dal Dlgs 141/2016), non devono essere predisposte nuove tabelle millesimali per l'impianto di riscaldamento qualora la norma Uni 10200 non sia applicabile, ovvero «laddove siano comprovate, tramite apposita relazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico per metro quadro tra le unità immobiliari costituenti il condominio o l'edificio polifunzionante superiori al superiori al 50 per cento».
Non rientra, quindi, nelle competenze assembleari la possibilità di scegliere se provvedere o meno alla redazione di nuove tabelle, dal momento che queste non vanno predisposte solo nel caso in cui esista una relazione tecnica che attesti l'impossibilità a metterle a punto.
Conseguentemente l'assemblea potrà solamente decidere se affidare o meno ad un tecnico la verifica delle variazioni di fabbisogno termico tra gli appartamenti, per valutare se provvedere o meno alla redazione delle tabelle, ma non di scegliere a priori se modificare o meno quelle esistenti.
La delibera in materia di affidamento dell'incarico ad un tecnico rientra tra le delibere per le quali è sufficiente la maggioranza ex art. 1136, comma 2, c.c., ossia la maggioranza dei presenti con almeno rappresentanti la metà dei millesimi.
In caso di impossibilità a predisporre le tabelle la suddetta norma stabilisce che è possibile suddividere l'importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica, mentre gli importi rimanenti possono essere ripartiti, ad esempio, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, secondo le potenze installate.

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