Condominio

La caduta nella buca non transennata è colpa del condominio-Iacp

di Valeria Sibilio

Il condominio, quale custode dei beni e dei servizi comuni, è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie affinché queste ultime non rechino pregiudizio ad alcuno e, pertanto, può essere chiamato a rispondere in conseguenza di danni provocati, ai condòmini od a terzi, dalla difettosità o dalla omessa manutenzione della cosa comune. Un principio adottato dall'ufficio del Giudice di Pace di Campobasso nella sentenza 22/2019 , nella quale veniva esaminata una vicenda originata dalla caduta di una bambina dentro una buca non transennata né segnalata nonostante tale area fosse sotto la custodia territoriale dello Iacp, assimilato al condominio. Il genitore ricorreva contro l'Istituto Autonomo Case Popolari di Campobasso per ottenere un risarcimento dei danni cagionati, con la caduta, alla propria figlia.
Il giudice, sulla scorta delle risultanze processuali, ha ritenuto tale domanda fondata e meritevole di accoglimento in quanto, il fondamento normativo della responsabilità del condominio per le cadute all'interno dello stesso è rinvenibile nell'art. 2051 c.c. nel quale si evince che il custode è il presunto responsabile dei danni provocati dalla cosa custodita anche se essa non è intrinsecamente pericolosa, ma diviene nociva in conseguenza di un processo dannoso provocato da elementi esterni. Tutto ciò a meno che il custode non dimostri che il danno è derivato da un caso fortuito.
Nell'ambito condominiale, l'ente , quale custode dei beni e servizi comuni, è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie affinché le cose comuni non rechino pregiudizio ad alcuno, rispondendo dei danni da queste cagionate, sia ai condòmini che a terzi. Pertanto, il condominio può essere chiamato a rispondere in conseguenza dei danni provocati dalla difettosità od omessa manutenzione della cosa comune. Grava, infatti, sull'ente, in qualità di custode, l'obbligo di mantenerla e conservarla in maniera tale da evitare danni a terzi.
Lo stesso Tribunale di Bari ha precisato che, ai fini del riconoscimento della responsabilità del custode, non sia necessario che la cosa sia intrinsecamente pericolosa, ma sia sufficiente perché possa essere riscontrato il rapporto di causalità fra la cosa ed il danno, che la cosa abbia una concreta potenzialità dannosa per la sua connaturale forza dinamica o anche statica o per effetto di concause umane o naturali.
Inoltre, la sentenza del 3/07/2013 del Tribunale di Savona, ha affermato che il condominio, quale custode dei beni comuni, è responsabile dei danni derivanti da insidie e trabocchetti. In tal senso si è espressa anche la Suprema Corte di Cassazione III Sez. Civ. con la sentenza 25772/09 che ha ritenuto sussistere una situazione oggettiva di pericolo tale da configurare una responsabilità quando un'insidia non sia superabile con l'ordinaria diligenza e prudenza.
Nel caso in esame risulta incontestato il fatto storico nel quale sono evidenti sia la caduta della bambina nella buca che i conseguenti danni fisici. Pertanto lo IACP di Campobasso è stato ritenuto esclusivo responsabile dell'evento dedotto in giudizio.
Il Giudice Onorario di Pace di Campobasso ha, perciò, condannato l'istituto di Case Popolari di Campobasso e, in merito alle lesioni lamentate dalla bambina, ha riconosciuto, a titolo di risarcimento per le lesioni subite dalla minore, la somma di euro 1.680,00. In merito alla richiesta del danno morale, in base alla dinamica del sinistro, alla prognosi di pronto soccorso, è apparso realistico, al Giudice, presumere che il soggetto leso abbia patito sofferenze fisiche e psichiche. La giurisprudenza giunge alla liquidazione del danno morale quale personalizzazione del danno non patrimoniale con l'attribuzione di una ulteriore somma a titolo di risarcimento di quel danno che va ad identificarsi nella sofferenza morale. Nello specifico, ed in via equitativa, è stato quantificato in euro 500,00. Il tutto per un totale complessivo di euro 2.180,00 con l'aggiunta degli interessi legali dalla data del sinistro fino al soddisfo.

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