Condominio

I giovedì di www.maiPiùSoli.net: il format del contratto di pulizia

A cura di Glauco Bisso

Pulisce o non pulisce? Quello che conta è l'affidabilità,anche sotto il profilo dei rapporti umani. La qualità percepita del servizio di pulizia è argomento frequente nell'assemblee di condominio. Il tentativo di risparmiare ad ogni costo spinge spesso ad adottare scelte di cui poi ci si pente. E anche per le imprese di pulizia le difficoltà della concorrenza si possono trasformare in nuove opportunità. E' quanto emerge dalle osservazioni degli amministratori di condominio che partecipano alla community www.maiPiuSoli.net tra i lettori del Quotidiano Condominio de Il Sole 24 Ore.
Al posto tuo
“Un auto, poca attrezzatura e molta voglia di lavorare sono gli strumenti di chi, nel tempo di crisi, può trovare in questa attività, quando si è perduto il lavoro, la possibilità di reinventarsi” dice Rita Serapione. “Fortissima è la concorrenza tra le imprese e i prezzi, nel tempo della crisi, continuano a scendere” confermano Valeria e Roberta Carbone. Ma sono in molti gli amministratori di condominio a confermare che il massimo ribasso non paga. “Quando i proprietari mettono all'asta il servizio, con gare portate all'estremo, capita quasi sempre che passi poco e occorra poi subito rivolgersi ad altri ed è una storia senza fine” osserva Agostino Del Bue.
La ricerca di un rapporto di fiducia verso chi comunque ha le chiavi del portone dell'edificio spinge essere cauti nella scelta e a privilegiare la continuità al prezzo minimo. L'adagio “scopa nuova, scopa bene” è del tutto vero: la qualità meravigliosa all'inizio, dopo i primi tempi poi si stabilizza. La richiesta del DURC e degli altri documenti – dicono gli amministratori – come indicato all'articolo a questo link, https://www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com/ricerca?keyword=moretti , già pubblicato su queste pagine, mettono tranquilli i proprietari circa gli aspetti formali del rapporto.
Se il portiere non c'è più
Si chiamava Angelo e lo era di nome e di fatto ed era il portiere tuttofare. Ma è mestiere che va scomparendo sostituito da ruoli di minor costo o più flessibili. Quando nel condominio rimane il senso di comunità l'obiettivo diventa coniugare insieme pulizia e sicurezza e anche gli altri servizi.
L'alternativa al rapporto diretto, scelta obbligata per i grandi edifici, è l'impresa in forma di società di capitali o cooperativa. “Ma anche in questo caso il condominio cerca di individuare nel personale impiegato le figure di riferimento con cui rapportarsi. Il prezzo del servizio non deve mai essere a decremento del rispetto delle condizioni di lavoro.” - dice Alessandro Cesarano – “Può capitare altrimenti che il condominio sia facilmente coinvolto nei conflitti aziendali interni da cui il committente vuole sempre rimanere estraneo”.
Sono poi sempre di più le imprese che cercano di offrire servizi complementari, dalla sostituzione delle lampadine alla raccolta differenziata dei rifiuti realizzata porta a porta sino ai servizi per la piccola manutenzione della casa o alla persona. Obbligatorio rivolgersi in questi casi a soggetti adeguatamente organizzati in cui l'elemento umano è sempre posto al centro del rapporto.
Per aiutare gli amministratori di condominio ed i proprietari, la community degli amministratori di condominio, lettori del Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio www.maipiusoli.net , ha composto il format, scaricabile facendo click qui , per l'appalto o il contratto d'opera del servizio di pulizia.

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