Condominio

In portineria per un caffè, un pacco o cibo di qualità

di Fiorella Barile

Qualcuno in Francia, precisamente a Parigi, ha deciso di reinventare un ruolo che stava scomparendo. Niente più un portieri con targa lucente e livrea ad accogliere chi suona il citofono o a smistare corrispondenza, stipare pacchi, custodire chiavi. Il portiere infatti è una figura che ormai in disuso negli stabili italiani a causa del taglio nelle spese dedicate alla casa, ma che invece non solo è utilissima da un punto di vista della sicurezza, ma serve anche ad umanizzare i freddi e anonimi palazzi di oggi. Qualcuno però nelle vecchie portinerie ci ha visto del potenziale. Partendo da Parigi, il primo locale di questo tipo è stato il «Lulu dans ma rue», un chiosco simile a un'edicola, a pochi metri da Place Des Vosges. In Italia Portineria 14 ha lanciato l’idea in zona Ticinese a Milano. Si tratta di un locale a metà strada tra un vecchio bistrot e un ufficio postale gestito da tre amiche, diventato in breve tempo, un vero punto di riferimento per gli abitanti del quartiere.
Da Milano le portinerie hanno conquistato Bologna e ora anche Bari dove ben due locali hanno tagliato il nastro nel giro di un mese. Il giorno di San Valentino ha spalancato le sue porte Caffè Portineria in via Roberto da Bari, l'8 marzo invece è stata la volta di Portineria 21 in via Cairoli entrambi nel cuore del centro cittadino.
“Ho deciso di cambiare e reinventarmi - spiega Mara Chiarelli ex giornalista di cronaca nera - Portineria 21 si trova in uno stabile del 1888. Durante la ristrutturazione abbiamo deciso di salvaguardare la parte storica dell'immobile dai pavimenti con le chianche ai soffitti a botte Ho arredato Portineria 21 in stile vintage, morbido, dai colori caldi. All'interno di questo spazio curato e accogliente, ci sono due zone, una dedicata ai servizi prettamente legati alla figura del portiere (pacchi & co) e una invece dedicata agli eventi e al cibo di qualità”. Le portinerie moderne infatti si contraddistinguono proprio per questa nuova vocazione, quella del food. Sono aperti dal mattino, con la colazione, e alla sera con l'aperitivo o la cena.
Caffè Portineria ha invece una storia diversa. Due ragazzi baresi poco più che trent'anni, Luca Catalano e Antonio Romito, hanno vinto con il loro progetto un bando della Regione Puglia chiamato PiN che li ha finanziati per 30mila euro, il resto è stato fatto con un piccolo finanziamento.
“Anche noi - spiegano i due ragazzi - abbiamo ristrutturato il locale in modo vintage scegliendo personalmente tutto il materiale dai depositi dei rigattieri. Qui ci occupiamo del ritiro dei pacchi e della posta, della consegna delle chiavi e abbiamo poi una bacheca degli antichi mestieri con i numeri di telefono di idraulici, falegnami, sartorie, baby sitter, dog sitter, etc. Noi facciamo da tramite ma poi il rapporto viene gestito dai diretti interessati. Anche noi siamo aperti dal mattino alle 7 sino alla sera alle 20.Ci piacerebbe creare una sorta di rete tra tutte le portinerie bistrot in Italia e all'estero. È un modo interessante di fare impresa perché ti permette di essere a contatto con la gente e di essere utile sia da un punto di vista dei servizi, sia per il tempo libero”.

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