Condominio

Controlli soft sugli home restaurant

di Saverio Fossati

Controlli di Ps “concordabili” con i titolari, da escludere invece gli obblighi su accessi e vie di fuga per il pubblico previsti dal Dm 564/92. A fare chiarezza è la questura di Reggio Calabria , come segnalato da GC management Srl che aveva inviato la richiesta di chiarimenti per conto di Home restaurant Hotel.

In sostanza, la questura spiega che i normali controlli di Ps sono applicabili agli home restaurant (a oggi senza normativa) se svolti come attività d’impresa non occasionale o saltuaria, mentre non lo sono gli obblighi del Dm del 1992, per le diversità strutturali rispetto ai normali pubblici esercizi. Anzi, prosegue la questura, «escludendo ogni considerazione in tema di tutela della salute, dell’igiene e dell’incolumità pubblica, l’attività in questione non espone a problematiche significativamente maggiori o diverse dalle comuni cene a inviti presso abitazioni private, fermo restando il potere di accesso degli operatori p.s.».

La questura di Reggio Calabria affronta poi il tema di un’interpretazione restrittiva che afferma l’esistenza, sulla base della «oggettiva incompatibilità tra gli esercizi in corso e la disciplina della sorvegliabilità», di un vero e proprio conflitto con le norme di Ps. Le esigenze sostanziali delle norme di Ps, spiega invece la questura, non sembrano affatto confliggere, «tanto più alla luce degli indirizzi generali della legislazione degli ultimi anni in tema di attività economiche, tutta orientata alla propulsione e alla dinamicità del sistema, superando tutte le barriere e le restrizioni amministrative» non rispondenti a effettivi criteri di adeguatezza e ragionevolezza.

Quindi, afferma la GC management, in assenza di legge e secondo le risoluzioni vigenti si può avviare un'attività di home restaurant, escludendo il bed & breakfast.

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