Condominio

Servizi igienici sempre realizzabili anche nei micro monolocali

di Guglielmo Saporito

Anche le più piccole unità immobiliari si possono dotare di un servizio, perché prevale l’esigenza di miglioramento igienico sanitario. Questo è l’orientamento del Tar di Milano, espresso dalla sentenza 2413 del 2018.

Numerose vecchie unità risultano autonome, anche se prive di servizi. Per adeguarle sono necessari provvedimenti amministrativi, in teoria facili da ottenere (trattandosi di manutenzione straordinaria), ma resi difficili dal contrasto con norme igienico sanitarie relative alla superficie minima dell’unità. Il caso esaminato dal Tar riguarda un immobile di 19 metri quadrati, adibito da tempo a civile abitazione ma privo di servizi.

Quando il proprietario ha chiesto di realizzare il servizio, il Comune ha eccepito la carenza dei requisiti minimi di abitabilità che, sotto l’aspetto igienico sanitario, prevedono 28 metri quadri di superficie minima. I regolamenti edilizi locali possono prevedere deroghe. Nel caso in esame la superficie di 19 m sarebbe stata ridotta ulteriormente dall’inserimento del servizio igienico, scendendo al di sotto di una soglia che il Comune riteneva non derogabile. Di qui il ricorso del privato.

Il Tar ha dato rilievo alla circostanza che la situazione in atto risultava conforme a legge, perché maturata nel vigore di un precedente regime giuridico (direttive sull’igiene, risalenti al 1896): quindi, la richiesta di realizzare il servizio andava esaminata in un’ottica complessiva dell’attività edificatoria, valutando cioè il nuovo assetto del fabbricato in termini di vivibilità generale. In altri termini, se il Comune dispone di un potere discrezionale di deroga qualora la situazione igienico sanitaria dell’immobile interessato possa essere migliorata, non può a priori negare un intervento migliorativo senza valutare globalmente la nuova situazione.

Del resto, una situazione analoga è emersa in tema di canne fumarie di esercizi commerciali, quando il Tar Lazio (10337/2016) ha invitato le amministrazioni a prendere atto dell’idoneità tecnica di nuovi sistemi di ventilazione e smaltimento fumi, senza chiedere necessariamente canne fumarie che giungano fino ai tetti.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©