Ponte di Genova: catasto aggiornato e dimoranti indennizzati

Aggiornare il catasto a tempo di record e riconoscere il risarcimento anche ai dimoranti si può se a Genova se c'e' il ponte da abbattere. Anche se l'indennizzo è quasi il triplo del valore di mercato, il mancato aggiornamento delle situazioni catastali rischia di sperequare gli indennizzi corrisposti e questo anche perché le planimetrie catastali non sono aggiornate. L'indennizzo è infatti calcolato moltiplicando la superficie catastale e cioè la superficie utile compresi i muri maestri sino a 50 centimetri ed il 50% dei muri di divisione verso proprietà confinanti per il valore di 2.025 euro a metro quadrato. Qualche metro in meno può incedere non poco sul valore con problemi per i notai a stipulare l'atto di trasferimento. «Spero che questa situazione non pregiudichi la stipula degli atti che è propedeutica all'acquisizione per la demolizione del ponte», dice Stefano Salvetti, presidente del coordinamento ligure delle associazioni dei consumatori.
Secondo Franco Ravera, rappresentante degli sfollati, oltre alle irregolarità catastali sono le situazioni dei dimoranti a pregiudicare l'indennizzo. «I notai non ne tengono conto negli atti di vendita e sei famiglie rischiano di rimanere escluse» dice Luca Fava, che abita in un edificio da demolire ma non ne è proprietario e reclama l'indennizzo di €.81.000 che gli spetta per essere in possesso del “certificato delle sfollato”, rilasciato dal Comune di Genova proprio per indentificare gli aventi diritto alle esenzioni ed ai rimborsi di legge. L'assessore al bilancio Pietro Piciocchi, che ha seguito da subito tutti i rapporti con gli sfollati, ha però confermato che l'Agenzia delle Entrate ha realizzato a tempi di record gli aggiornamenti catastali e che martedi 11 dicembre si svolgerà incontro con il coordinamento dei notai per individuare le soluzioni tecniche che permettano anche ai dimoranti di ottenere in tempi brevi gli indennizzi.