Condominio

Aggiornamenti catastali, chi firma la pratica?

di Raffaele Cusmai - Condominio24


È corretto ritenere che ciascun proprietario possa procedere alle pratiche di riaccatastamento singolarmente e autonomamente senza che sia necessario il coinvolgimento degli altri comproprietario. Resta ovviamente fermo che sul piano sostanziale nulla inciderà sulla consistenza delle reciproche quote di proprietà. Si infatti applica il principio generale della “gestione individualistica” previsto in tema di comunione indivisa sulla quale insistono quote ideali di ripartizione del diritto: secondo questo principio ciascun partecipante è autorizzato a servirsi della cosa comune purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. Ad avviso di chi scrive, quindi, anche nell'ipotesi di aggiornamento della mappa catastale, trattandosi di un atto di natura prettamente tecnica, inidoneo ad incidere sulla consistenza della comproprietà e a svolgere funzioni probatorie circa la consistenza delle rispettive quote, non è necessario che tutti i comproprietari redigano la pratica, essendo sufficiente che vi provveda uno soltanto di essi.

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