Condominio

La soletta è in comproprietà tra i confinanti

di Edoardo Valentino

Lo spazio all'interno della soletta non è condominiale ma in comproprietà tra l’appartamento soprastante e quello sottostante. Lo ha chiarito la Cassazione con sentenza 15048/2018 , affrontando il caso di un condòmino che agiva per reintegrazionel possesso perché, durante alcuni lavori di ristrutturazione, si era reso conto che il vicino dell’appartamento soprastante aveva invaso la sua proprietà istallando tubi nello spoazio sotto la soletta dell’appartamento del piano inferiore. La Corte d’appello, però, riteneva (come il Tribunale) lo spazio vuoto esistente tra la soletta di un appartamento e il “controsoffitto” un bene condominiale e quindi utilizzabile da qualsiasi proprietario.

Per la Cassazione, invece, è pacifico che lo spazio sia – fino a prova contraria – in comproprietà tra i proprietari dei due appartamenti, in base all’articolo 1125 del Codice civile: «le eventuali opere che accedono al soffitto o al pavimento e che apportano dei benefici solo ad uno dei due proprietari, così come tutto ciò che non ha il carattere dell’essenzialità per la struttura, restano esclusi dalla comunione. (...) la presunzione di condominialità riguarda il solaio in se stesso considerato e non anche lo spazio pieno o vuoto che esso occupa, con la conseguenza che non è consentito al proprietario di uno degli appartamenti limitare o restringere la proprietà esclusiva dell’altro appartamento occupando gli spazi vuoti». Il ricorso proposto in Tribunale (e il successivo d’appello) avrebbe quindi dovuto essere accolto.

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