L'esperto rispondeCondominio

Il portiere non fa il consigliere

di Raffaele Cusmai

La domanda

Il custode con alloggio può ricoprire il ruolo di consigliere?

Il consiglio dei condomini può essere composto solamente da proprietari delle unità immobiliari. Ciò si desume da quanto stabilito dall'art. 1130-bis c.c. che al secondo comma, dispone: “l'assemblea può anche nominare, oltre all'amministratore, un consiglio di condominio composto da almeno tre condomini, negli edifici di almeno dodici unità immobiliari. Il consiglio ha funzioni consultive e di controllo”.
Poiché la lettera della legge fa chiaramente ed espressamente riferimento alla qualità di condomino, si ritiene che sia precluso a chi non ricopre tale qualità, disponendo di una quota del condominio, assumere il ruolo di consigliere. Di regola, infatti, la partecipazione alla gestione condominiale spetta al condomino che si esprime in assemblea.
Il lemma “condomino” ha, del resto, un significato univoco e preciso: se il legislatore avesse voluto affidare le funzioni di consiglieri anche agli estranei, avrebbe impiegato un altro termine e non avrebbe specificato che il consiglio dovesse essere composto proprio da condòmini.
Il consigliere, inoltre, disponendo di poteri di controllo, avrebbe accesso a documentazione concernente il condominio (dati personali, fatture, conti correnti, condomini morosi, atti legali) che è normalmente preclusa anche agli inquilini i quali, sebbene limitatamente, possono in certi casi prendere parte all'assemblea. Il terzo, in quanto “estraneo”, non è in definitiva legittimato a ricoprire il ruolo di consigliere.

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