Condominio

Barriere architettoniche, dopo 15 anni a secco arrivano 180 milioni per alimentare il fondo ex lege 13/1989

di Alessandro Arona

La Conferenza Stato-Regioni ha dato parere positivo alla bozza di decreto interministeriale che rifinanzia per 180 milioni di euro il fondo della legge 13/1989 per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati, fondo che era a secco di risorse dal lontano 2003. Nei prossimi giorni il decreto sarà firmato dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, di concerto con i ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan e del Lavoro Giuliano Poletti. I 180 milioni provengono dal Fondo Investimenti (istituito con il comma 140 della legge di Bilancio 2017), nell'ambito delle assegnazioni 2017 del Ministero Infrastrutture (Mit), e coprono buona parte dei fabbisogni inevasi fino al 2017, segnalati negli ultimi mesi dalle Regioni al Mit (180 milioni su 230). Le Regioni ripartiranno a loro volta i finanziamenti ricevuti ai Comuni richiedenti per contribuire alle spese dei privati cittadini.

La bozza di decreto evidenzia che ammonta a 230 milioni di euro il "fabbisogno inevaso" delle Regioni, cioè le somme che i Comuni hanno richiesto, a loro volta sulla base delle richieste dei cittadini, e che su questa base le Regioni hanno girato allo Stato. La legge del 1989 finanzia interventi di superamento o abbattimento barriere, piccole opere edilizie e anche impianti tecnologici, compresi ascensori. Dal 2003 non ci sono più fondi, dunque le domande restano inevase. Il decreto Delrio-Padoan-Poletti assegnerà 180 milioni alle Regioni sui 230 inevasi, ma nelle proposte del Ministero Infrastrutture per il Fondo Investimenti "risorse 2018" sono stati richiesti ulteriori 160 milioni per i fabbisogni eccedenti (230-180, circa 50 milioni), e per ulteriori fabbisogni.

Il riparto dei 180 milioni è il seguente: Abruzzo 4,4 milioni, Basilicata 15,2 milioni, Campania 13,5 milioni, Emilia-Romagna 29,3 milioni, Lazio 19,2 milioni, Liguria 275 mila euro, Lombardia 25,3 milioni, Marche 11,3 milioni, Molise 1,1 milioni, Piemonte 25,7 milioni, Puglia 4 milioni, Sardegna 3,2 milioni, Sicilia 4,4 milioni, Toscana 2,9 milioni, Umbria 11 milioni, Veneto 8,4 milioni. Oltre che in base al fabbisogno inevaso, le risorse sono ripartite sulla base dei criteri indicati nell'articolo 10 della legge 9 gennaio 1989, n. 13. Una volte che il decreto sarà registrato dalla Corte dei Conti sarà direttamente il Mit a trasferire le risorse alle singole Regioni.

«Da quasi 15 anni - ha commentato il Ministro Delrio - la legge non veniva rifinanziata. Con queste risorse riusciamo a rispondere in buona parte alle aspettative dei cittadini di questi anni che ci sono stati segnalati dalle Regioni E con le nuove risorse del Fondo Investimenti 2018, riusciremo a breve a completare l'intero fabbisogno. Una risposta di giustizia e dovuta, vicina alle famiglie e ai cittadini con difficoltà».

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