Condominio

Comunicazione alle Entrate solo con dati «coerenti»

di Glauco Bisso e Saverio Fossati

Il problema “contabile” della comunicazione alle Entrate si è già risolto. Nei giorni scorsi gli amministratori di condominio di www.maipiusoli.net segnalavano l’esistenza di un «vincolo del pareggio» tra l'importo pagato dell'amministratore e le quote attribuite ai singoli condòmini. Se questo non avveniva, come spesso accade per ragioni di morosità, il software bloccava l'immissione e salvava i dati nella directory Temp, impedendo la trasmissione al software di verifica.

Il problema, però, è risolvibile, come verrà illustrato da una faq che l’Agenzia pubblicherà a breve. In sostanza, le informazioni presenti nella comunicazione telematica inviata dall'amministratore di condominio corrispondono a quelle indicate nella «certificazione» rilasciata al possessore o detentore dell'unità immobiliare, con la quale attesta di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti ai fini delle detrazioni per recupero edilizio, riqualificazione energetica e per l'arredo degli immobili ristrutturati.

In particolare (anche alla luce della circolare 122/99), nella comunicazione da trasmettere all'Agenzia deve essere indicata:

- al campo 6 (spese con bonifico) e/o al campo 7 (spese senza bonifico) l'importo complessivo dell'intervento sostenuto dal condominio al 31 dicembre dell'anno di riferimento;

- al campo 22 “importo spesa unità immobiliare” o al campo 25 “importo della spesa attribuita al soggetto” le quote di spesa imputate ai condòmini, con riferimento all'importo complessivo dell'intervento sostenuto dal condominio al 31 dicembre dell'anno di riferimento (somma dei campi 6 e/o 7).

L'importo complessivo di spesa versato dal condominio entro il 31 dicembre 2017, oltre a essere il dato da indicare al campo 6 e/o 7 del record di dettaglio, rappresenta anche la spesa totale da ripartire tra i singoli condòmini per individuare le quote da indicare nei campi 22 o 25 e nella certificazione da rilasciare ai condòmini.

In caso l'importo versato dal l’amministratore sia inferiore a quanto chiesto ai condòmini (perché qualcuno è moroso), l’amministratore riporterà al campo 6 l'importo del bonifico effettuato, al campo 25 le quote effettivamente versate dai condòmini e al campo 26 indicherà sempre «1»: tanto haricevuto, tanto ha pagato. In caso invece l’amministratore, in presenza di morosi, abbia comunque pagato più di quanto ha ricevuto, attingendo a un fondo o ad altre voci del bilancio, riporterà al campo 6 l'importo del bonifico effettuato e al campo 25 la spesa attribuita (anche se non pagata), indicando però lo «zero» al campo 26 in corrispondenza dei morosi.

In questo modo la «quadratura» funzionerà (per gli esempi di calcolo cliccare qui ).

Confai segnalava anche un altro problema: una volta finito l'inserimento e trasformato il file risultante, utilizzando la piattaforma desktop telematico tramite internet, appena inviato il file veniva scartato. Ma anche questo aspetto, segnala la stessa Confai, è stato superato.

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