Condominio

Rumore ambientale e di fondo: per valere come prova vanno misurati insieme

di Giampaolo Piagnerelli

Gli inquilini non possono chiedere il danno da inquinamento acustico da uso di macchinari, in assenza di una misurazione del rumore di fondo effettuata nella fascia oraria nella quale si lamenti la violazione dei limiti differenziali.
La prova dell'evento dannoso
La Cassazione - con la sentenza n. 1025/2018 - ha precisato che nel caso la prova dell'evento dannoso non era stata raggiunta e che comunque non erano stati violati i limiti legali assoluti né quelli differenziali. La Corte si è trovata alle prese con una situazione in cui due condomini avevano denunciato presso il tribunale di Busto Arsizio una società per immissioni acustiche in orario notturno.
I giudici di primo grado hanno accolto la richiesta dei cittadini con condanna della società a ricondurre le immissioni prodotte entro i limiti normativi nonché ai danni in euro 3000 ciascuno in favore degli attori e spese. Di diverso avviso, invece, la Corte d'appello di Milano che con la sentenza 26 marzo 2013 ha rigettato le domande, accogliendo la censura sull'impossibilità di misurare contemporaneamente rumore ambientale e rumore di fondo e in assenza del rumore di fondo, la prova dell'evento dannoso non poteva dirsi raggiunta. La Cassazione quindi si è trovata in linea con i giudici di seconde cure. A tal proposito è stato rilevato come sia un dato di comune esperienza che nell'orario tra le 5 e le 7 del mattino riprenda la maggior parte delle attività umane dopo la pausa notturna e che, quindi, il rumore complessivamente considerato possa aumentare.
Si legge infatti nella decisione che nei nove minuti intercorsi tra la misurazione delle 4.52 de quella delle 5.01 del mattino il valore Leq (il livello equivalente, cioè medio) del rumore ambientale era aumentato di 7,60 punti. Così come secondo la Corte non appariva così strano che nella successiva mezz'ora fosse aumentato di ulteriori quattro punti che rendevano pertanto del tutto lecite le immissioni della società.
Conclusioni. La conclusione della Cassazione è quindi che senza una misurazione del rumore di fondo effettuata nella fascia oraria nella quale si lamenti la violazione dei limiti differenziali, la prova dell'evento dannoso non può dirsi raggiunta e che comunque nella fattispecie non erano stati violati i limiti assoluti né quelli differenziali.

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