L'esperto rispondeCondominio

Adeguamento impianti antincendio

di Raffaele Cusmai

La domanda

Rete idrica antincendio condominiale realizzata negli anni'80 a servizio di due capannoni prefabbricati ad uso magazzini, attività produttive, eccetera. In fase di adeguamento alle norme di prevenzione incendi dell'attività “Depositi di carta, cartoni, ecc.” che occupa due moduli di un fabbricato la rete idrica non più conforme alle norme prescritte deve essere adeguata e, per l'attività in questione, potenziata. Gli altri condòmini, alcuni dei quali svolgono attività soggette a controlli e già in possesso Certificato di Prevenzione Incendi regolarmente rinnovato, non risulterebbero obbligati all'adeguamento dell'impianto. In questo caso lo adegua a proprie spese chi svolge l'attività da regolarizzare? Come vengono ripartite le spese e quantificati i benefici futuri per le altre proprietà?

Nel quesito si fa comunque menzione di un bene condominiale. Di un bene rientrante cioè tra quelli che l'art. 1117 considera oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell'edificio. Al numero 3) sono espressamente richiamati “le opere, le istallazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all'uso comune” tra cui “gli impianti idrici”. Si ritiene pertanto che se le spese di adeguamento che investiranno la rete idrica di proprietà condominiale dovranno essere ripartite in base ai millesimi di proprietà da parte di ciascun condomino.

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