Cambiare le date dell’esercizio condominiale

L'assemblea può deliberare, nel rispetto delle maggioranze previste dall'art. 1136 c.c. per la validità dell'approvazione (e salva la necessità dell'unanimità in caso di regolamento contrattuale), la variazione del periodo dell'esercizio di gestione, purché questo rispetti la scadenza “annuale” prevista dal Codice per l'approvazione del rendiconto condominiale. In mancanza di indicazioni regolamentari, sovviene infatti la previsione legislativa: dal combinato disposto degli artt. 1130 e 1130 bis si desume che il periodo di gestione cui fare riferimento è quello annuale. Infatti, ai sensi del n. 1) del primo comma dell'art. 1130, l'amministratore deve “convocare annualmente l'assemblea per l'approvazione del rendiconto condominiale di cui all'art. 1130 bis” e in base al n. 10 “redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare la relativa assemblea entro centottanta giorni”. L'annualità del riferimento è altresì confermata dalla previsione dell'art. 1135, comma 1, n. 3) che richiama, tra le attribuzioni dell'assemblea, l'approvazione del rendiconto annuale dell'amministratore e l'impiego del residuo attivo della gestione.