Condominio

Il presidente non firma il verbale ma la delibera è valida

di Alessandro M. Colombo

La nomina del presidente e del segretario dell'assemblea dei condomini non è prevista da alcuna norma. La convinzione diffusa della obbligatorietà di tali figure deriva, forse, da quello che viene definito “diritto naturale”, cioè quell'insieme di regole percepite e condivise ma non sempre coincidenti con il diritto positivo.
Nella disciplina condominiale antecedente le modifiche introdotte dalla legge n.220/2012, la figura del presidente dell'assemblea era contemplata soltanto dall'art. 67, comma 2, disp. att. cod. civ., che gli attribuiva il compito di decidere per sorteggio chi, tra comproprietari in disaccordo, avesse diritto di votare.
Dopo la Riforma del 2012 anche tale competenza è scomparsa dal codice civile né, tanto meno, contrariamente a quanto si legge ancora in molte sentenze di merito, sussiste una disposizione di legge che prescriva che le delibere dell'assemblea dei condomini debbano constare da verbale sottoscritto da presidente e segretario; e ciò a differenza di quanto il Codice fa all'art. 2375 per le deliberazioni dell'assemblea delle società per azioni.
Di recente, la Suprema Corte aveva precisato che l'effetto della sottoscrizione del verbale ad opera del presidente e del segretario della riunione è unicamente quello di imprimervi il valore probatorio della scrittura privata con riguardo alla provenienza delle dichiarazioni dai sottoscrittori (Cass. n. 11375/2017).
Sul tema, torna la Corte di Cassazione con ordinanza n. 27163, depositata il 16 novembre 2017, relatore Antonio Scarpa , accogliendo il ricorso promosso contro sentenza della Corte d'Appello di Palermo che aveva annullato una deliberazione assembleare per la mancata sottoscrizione del verbale da parte del presidente, la cui presenza era imposta dal regolamento condominiale.
Richiamati i suddetti principi, la Corte osserva che “è la natura di organo collegiale dell'assemblea condominiale che lascia presumere che essa agisca sotto la direzione del presidente…conferendole concretezza di espressione comunicativa”; tuttavia, proprio perché la nomina del presidente e del segretario dell'assemblea dei condomini non è prevista da alcuna norma (come anche la redazione per iscritto del verbale che non incida su diritti reali immobiliari), “le eventuali irregolarità formali relative alla nomina delle due figure non comportano l'invalidità dell'assemblea”.
Nel caso esaminato, il presidente era stato nominato, nel rispetto del regolamento condominiale: il solo fatto che egli non avesse firmato il verbale non era sufficiente a determinare “ex se l'automatica annullabilità del verbale”.

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