Condominio

Porta blindata con 2mila euro (detraibili)

di Adriano Lovera

Con 230mila furti in abitazione all’anno, secondo gli ultimi dati Istat, mettere in sicurezza la propria abitazione con una porta blindata dovrebbe essere una priorità. La spesa è tutto sommato contenuta: con un investimento tutto compreso di 1.500-2mila euro, un po’ di più se si tratta della porta esterna, si installa un buon prodotto che resta valido per molti anni. Con la spesa che si può portare in detrazione per 10 anni (vedi scheda a lato). Una statistica che dica quante abitazioni ne siano sprovviste non esiste. Ma la platea dei potenziali interessati è notevole, considerando che le porte anti effrazione sono la normalità per le nuove costruzioni già da diversi anni, ma che almeno il 60% delle abitazioni risale a prima di metà anni ’70. E se il proprietario non ha deciso di investire su questo fronte, si troverà senz’altro con un prodotto superato.

Non c’è poi solo l’esigenza di maggiore sicurezza: è anche questione di comfort in casa, visto che le proprietà a livello di isolamento acustico e termico sono ormai tra i principali fattori di scelta. «Su questo, purtroppo, registriamo ancora superficialità. Molti clienti si soffermano sull’estetica e sul colore, che sono elementi accessori, tutt’al più rappresentano il vestito dello strumento, ma il cuore è all’interno», ragiona Emanuela Tesio, consigliere incaricato del gruppo porte blindate all’interno di Federlegno Arredo. Dal punto di vista della resistenza ai tentativi di effrazione, le porte si dividono in sei classi (norme Uni 1627-1630) a seconda della loro capacità di impedire i tentativi di scasso. Quelle in uso per le abitazioni sono in genere la classe 3, di solito adibita a porta interna che separa l’appartamento dal pianerottolo, capace di resistere anche allo sforzo del piede di porco; e la classe 4, indicata come porta esterna d’ingresso, che dovrebbe frenare i malintenzionati persino dotati di martelli o trapani portatili. Nulla vieta di scegliere la 5 o la 6, ma di solito sono appannaggio di imprese o esercizi commerciali. A livello di materiale e possibili combinazioni c'è molta scelta. «In generale – dice Tesio di Federlegno-Arredo – la struttura interna, che costituisce l’elemento principale di resistenza, è costituita da lamiere di acciaio». Ma la porta ottimale deve garantire che non si formino condense interne (specialmente quando separa dall’ambiente esterno) e deve isolare dal freddo/caldo e dal rumore, quindi all’interno trovano posto strati di isolanti adibiti a questi due aspetti, che vanno dalla semplice lana di roccia o da derivati del polistirolo, fino a soluzioni più complesse. L’importante, comunque, è che il preventivo e la documentazione riportino con esattezza la classe, gli indici di trasmittanza termica (vedi scheda a fianco) e acustica (orientarsi a un livello compreso fra 38 e 44 decibel di abbattimento). Nel caso di porta esterna deve esserci una marcatura CE corredata di dichiarazione di prestazione (DoP) che attestano le caratteristiche del prodotto.

Ma ci sono tanti altri elementi da considerare. L’installatore deve informare al meglio sulle caratteristiche di isolamento fornite delle guarnizioni tra anta e telaio ed è essenziale la scelta della serratura, sempre compresa nel prodotto. «Oggi va molto quella a cilindro, molto meglio se dotata di un sistema di protezione che blocca automaticamente il meccanismo, qualora i ladri tentassero di smontarlo dopo aver rimosso il defender, quel piccolo occhiello che serve e non lasciare a vista la zona di inserimento della chiave», aggiunge Tesio di Federlegno. A livello di fornitori, meglio tenersi lontani da soluzioni fai da te o improvvisate. «Le produzioni industriali sono continuamente sottoposte a controlli e test di sicurezza e offrono più garanzie rispetto a quelle artigianali».

E il prezzo? Abbiamo chiesto alcuni preventivi tramite i portali InstaPro e ProntoPro, per un’abitazione alle porte di Milano. Nel primo caso si trattava di una porta interna, in classe 3, di misura standard (circa 90 cm di larghezza per 210 cm di altezza). Solo in un caso il potenziale installatore ha fornito dettagli come la trasmittanza termica e acustica e il dettaglio del rivestimento esterno. In tutti i preventivi erano compresi trasporto, montaggio e smaltimento della porta esistente. Il costo, Iva esclusa, si aggirava in media tra i 1.250 e i 1.500 euro, mentre una proposta “a partire da 300 euro” più altre 300 di montaggio è sembrata esageratamente economica. Con il secondo preventivo, sempre per un’abitazione indipendente nella prima cintura milanese, abbiamo chiesto una porta esterna in classe 4. Saggiamente tutti consigliano un sopralluogo prima di fornire un prezzo preciso, ma l'indicazione migliore è stata quella di un installatore che suggerisce un range di prezzo compreso tra 900 e 2.500 euro, aggiungendo però che «per un prodotto di buona qualità occorre stare intorno ai 2mila euro».

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