Condominio

Apparati decorativi sotto controllo con rete protettiva

di Paolo Rocchi

Nel nostro patrimonio immobiliare, 3 edifici su 4 sono stati edificati prima della legge sismica del 1974 e riparare i danni causati ad esso dai sismi negli ultimi 40 anni, è costato allo Stato circa 120 miliardi di euro.

Il progetto della Presidenza del Consiglio “Casa Italia” per la messa in sicurezza di tale patrimonio e il Disegno di Legge 2826 per l’istituzione del fascicolo del fabbricato sono iniziative meritorie verso la prevenzione, come i forti incentivi introdotti dal Sisma Bonus. La recente caduta di un elemento lapideo nella Basilica di S. Croce a Firenze, con perdita di una vita umana, ha tuttavia evidenziato anche il tema della stabilita’ degli apparati decorativi. Episodio isolato, forse, ma verso il quale non si può far finta di niente. Il tema della “Sicurezza delle Costruzioni”, di fatto, tracima l’ambito professionale dei tecnici, coinvolgendo soggetti quali proprietari e amministratori. Di ciò si è parlato nel recente convegno Unai (Unione Nazionale Amministratori d’Immobili), ove il sottoscritto ha illustrato ai presenti, con immagini semplificate, come cogliere eventuali campanelli d’allarme.

Ma cosa si potrebbe fare, in relazione al tema degli apparati decorativi, rapidamente? Ad esempio ricorrere ad una provvidenza celere ed economica: apporre una sottile rete di sicurezza in acciaio/nylon, al di sotto di zone valutate a rischio, onde poter effettuare le necessarie accurate verifiche con giusti tempi e capacità investigative altamente specializzate. Nella Chiesa dei SS. Biagio e Carlo ai Catinari, a Roma, grazie a tale rete, pensata dal sottoscritto, si è evitato che un frammento d’intonaco distaccatosi dall’alto potesse causare problemi. Come stabilire, quindi, l’ordine di priorità e la modalità di applicazione di detta rete, stante che i recenti accadimenti fiorentini hanno smentito l’affidabilità di parametri quali il rischio sismico, l’intenso traffico veicolare o la ricchezza dell’apparato decorativo quali principali indici di una maggiore criticità? Tale tema dovrà certo essere ulteriormente approfondito e condiviso. Resta però il ponderato convincimento di aver indicato una possibile forma di Prevenzione che, rafforzata da un consenso collegiale, potrebbe risultare ancora più fondata.

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