Condominio

Condominio in legno? Solo se di qualità

di N. T.

I condomìni in legno esistono e, con un po’ di fatica, si vanno diffondendo. Si tratta di una soluzione audace che alcuni costruttori hanno scelto ma, una volta venduti gli appartamenti, sono i condòmini a doverli gestire. Alessandro Lacedelli, Ad della Rubner Objektbau, ricorda che il legno, se correttamente lavorato, selezionato e progettato, offre garanzie di sicurezza non minori di quelle offerte dagli altri materiali da costruzione.

In assemblea condominiale i problemi costruttivi e di manutenzione sono spesso oggetto di discussione?

I problemi possono insorgere solo nel momento in cui chi ha costruito, non ha costruito bene. Ecco perché è importante la tutela della filiera “legno – edilizia” che valorizza l’operato di aziende con spiccate capacità tecnico – organizzative nella gestione delle diverse fasi di realizzazione dell’opera: dai controlli in accettazione dei materiali alla progettazione esecutiva, dalla prefabbricazione degli elementi in stabilimento sino ai criteri tecnici di gestione del cantiere.

Qual è la spesa media annua per manutenzione ordinaria?

Non è diversa da quella di un edificio tradizionale.

Quali sono i vantaggi per chi vive in un edificio condominiale in legno?

Anzitutto sostenibilità: ogni metro cubo di legno utilizzato, in sostituzione di un altro materiale da costruzione, riduce le emissioni di CO2. Inoltre, il legno ha un elevato rapporto resistenza–peso, nell’ordine di quello delle strutture in acciaio e quattro volte superiore a quello del calcestruzzo, il che porta a strutture leggere e soggette ad azioni sismiche ridotte. Sono ridotti gli spessori dei materiali isolanti. Infine, i tempi di cantiere: pari a circa la metà di quelli necessari con le normali tecniche costruttive, e si consideri che il 40% del costo di costruzione è imputabile al costo della manodopera.

E i problemi?

Il mercato richiedeva la nascita di un protocollo. Per questo motivo è nato un albo dedicato a chi mette in atto modalità operative/produttive specifiche: il protocollo di qualità definito da FederlegnoArredo (S.A.L.E., Sistema Affidabilità Legno Edilizia) serve a identificare sul mercato i costruttori garanti di una certificata esperienza e di una certificata capacità tecnica-organizzativa.

Ma gli incendi non restano un rischio?

È ormai noto che poco al di sotto dello strato carbonizzato superficiale, e quindi a temperature inferiori a 100-120 °C, il materiale mantiene pressoché inalterate le proprie caratteristiche meccaniche.

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