Condominio

Proprietario responsabile anche se c’è la scritta «attenti al cane»

(Marka)

di N.T.

Il possessore di un cane non può dirsi esonerato dal custodire adeguatamente l’animale per il solo fatto di aver apposto un cartello con la scritta «attenti al
cane». Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza 17133/15 depositata ieri. Un tale genere di cartello - secondo i giudici di legittimità - costituisce infatti solo un «mero avviso della presenza del cane, che certo non esaurisce gli obblighi del proprietario di evitare che l'animale possa recare danni alle persone».

La sentenza 17133 ha accolto il ricorso del procuratore della Repubblica di Palermo contro l’assoluzione dal reato di lesioni colpose emessa dal Giudice di pace del capoluogo siciliano in favore del proprietario di un cane di grossa taglia che, sfuggito alla custodia, aveva morso il postino entrato nel vialetto di casa per consegnare una lettera nonostante sul cancello ci fosse il cartello che metteva in guardia sulla presenza non troppo amichevole dell’animale.
Per il giudice di merito, che aveva assolto il proprietario dell’animale, il postino aveva fatto male a non arrestarsi davanti all'avvertimento e la sua entrata «aveva costituito un fatto imprevedibile e non evitabile dal custode del cane, ed inoltre non sanzionabile perché verificatosi all’interno di una proprietà privata».

Una tesi non condivisa dalla Cassazione, secondo cui non solo l’indicazione sulla presenza del cane non sia assolutamente sufficiente a escludere la responsabilità per i eventuali morsi dal momento il proprietario ha obblighi «che vanno adempiuti assicurando il cane ad un guinzaglio o ad una catena, ovvero custodendolo in una zona del giardino che non gli consentisse di avvicinarsi agli estranei o di scappare».

I giudici di legittimità hanno dato quindi ragione al ricorso del Pm, il quale ha sostenuto anche che «l’ingresso di un postino presso un’abitazione privata è una attività assolutamente ordinaria e prevedibile da parte del proprietario dell’animale», che non può ritenersi «esentato da responsabilità per avere apposto un cartello con la scritta “attenti al cane”».
Il cane da guardia di questa vicenda era sfuggito alla presa della figlia del suo padrone e aveva morso il postino che, in divisa e con il casco in mano, avanzava sul vialetto della villetta con il braccio proteso in avanti per porgere una
lettera. Secondo la Cassazione, il verdetto assolutorio deve essere annullato con rinvio perchè è uno sbaglio sostenere che «il cane non avrebbe attaccato il postino se questi non fosse entrato nella proprietà», laddove occorreva verificare se «una adeguata custodia, ove adempiuta, avrebbe impedito l'evento».

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