Condominio

Deposito di combustibili, attenzione alle responsabilità per la sicurezza

di Giulio Benedetti

In epoca di installazione di termovalvole per il riscaldamento all'interno dei condomini le assemblee, in occasione di adeguamento degli impianti termici alle direttive energetiche europee, non devono trascurare gli obblighi della normativa di sicurezza vigente e relativa ai depositi di combustibile utilizzato per il riscaldamento. L'art. 679 del codice penale sanziona penalmente l'omessa denuncia alla competente autorità di depositi di materiale infiammabile pericoloso per la loro qualità o quantità.
In tale ipotesi ricorre inoltre il dettato delle seguenti norme contenenti sanzioni penali : l'art. 20 del d.lgs. n. 139/2006 il quale punisce il titolare di un'attività soggetta al certificato di prevenzione incendi che ometta di richiederlo o di rinnovarlo ; l'art. 55, comma quinto, e 68, comma secondo del d.lgs n. 81/2008 i quali parimenti puniscono il datore di lavoro il quale ometta di valutare ed inserire nel documento di valutazione dei rischi , e conseguentemente di adottare , le idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l'incolumità dei lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro.
Quindi l'amministratore di un condominio che detenga un deposito di gas combustibile in misura eccedente quella di 0,3 mc. fissata al d.m. 16.2.1982, deve ottenere dal competente comando dei vigili del fuoco il certificato di prevenzione incendi.
La Corte di Cassazione (Terza Sez. Pen., sent. n. 7678 del 13.1.2017) , occupandosi di un deposito di gasolio per autotrazione (di pericolosità identica a quello utilizzato per il riscaldamento nei condomìni) ha richiamato precedenti pronunce le quali affermano che integra il reato di cui all'art. 679 c.p. la detenzione in deposito , in carenza di denuncia al comando vigili del fuoco territorialmente competente , di gasolio per autotrazione , quale sostanza infiammabile pericolosa. Inoltre si afferma che l'art. 679 c.p. è norma sanzionatrice di precetti contenuti nelle leggi speciali che individuano le ipotesi in cui occorre la denuncia , le modalità di presentazione e l'autorità a cui deve essere effettuata.
Si aggiunge che il gasolio per autotrazione costituisce sostanza pericolosa per qualità e per quantità e, trattandosi di cisterna adibita al deposito, è assoggettata alla denuncia ed alla vigilanza del comando dei vigili del fuoco territorialmente competente. La costante giurisprudenza della Corte di Cassazione (Terza Sez. Pen., sent. n. 45830 del 8/11/2012) sostiene che il rilascio del certificato di prevenzione incendi è sempre richiesto per la detenzione di materiali infiammabili , indipendentemente dalla natura dell'attività svolta per cui il detentore è obbligato a richiedere il certificato di prevenzione incendi qualora detenga un deposito di gas combustibile in misura eccedente quella di 0,3 mc. fissata dal Dm del 16.2.1982.
Da tutto questo si deduce che, in occasione del rinnovo degli impianti termici, l'amministratore di condominio non deve trascurare di porre all'attenzione della assemblea non soltanto i termini tecnici relativi alla economicità ed alle modalità di esercizio e di conduzione, ma soprattutto la loro rispondenza alla normativa di sicurezza, la cui complessità e severità ed inderogabilità comportano scelte obbligate (sia pure costose) nel senso che il risparmio energetico non deve mai derogare alla tutela della vita umana e della pubblica incolumità.

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