Condominio

A Parma 20 milioni di finanziamenti

di Marco Borgarello

Lo sviluppo del mercato della riqualificazione energetica degli edifici è fortemente rallentato dalla difficoltà di coinvolgere soggetti finanziari che consentano investimenti significativi, e con lunghi tempi di ritorno. Insomma le banche sembrano più attente alla solvibilità dei clienti piuttosto che alla bontà del progetto.

Ed è per questo obiettivo che a dicembre il Comune di Parma e Crèdit Agricole Cariparma, alla presenza del sindaco, hanno firmato un accordo per creare uno strumento finanziario che consenta ai cittadini proprietari di abitazioni ed edifici l'accesso agevolato al credito. Il fondo ha una capienza complessiva di 20 milioni di euro e prevede finanziamenti ai privati sino ad un massimo di 50 mila euro, per 10 anni, con un tasso di interesse del 2,9 per cento.

La città ha un patrimonio edilizio di poco meno di 19 mila edifici, costruiti in otto periodi diversi, con 3 diverse tipologie di materiali e 5 diversi sistemi di riscaldamento; circa il 46% del parco edilizio è stato costruito dal 1946 al 1980 e per circa il 50% è formato da tipologie con uno o due unità abitative. Secondo uno studio realizzato da Rse, una società del gruppo Gse che ha supportato il Comune nel progetto europeo, per il riscaldamento degli edifici di Parma si consumano ogni anno circa 120 mila tonnellate equivalenti di petrolio (ktep), che potrebbero essere ridotti, entro il 2020 di circa 22 ktep, intervenendo ogni anno su circa il 7% della superficie complessiva, con una spesa complessiva di circa 330 milioni. Circa 2 ktep di energia sarebbero risparmiati attraverso interventi su impianto termico e valvole termostatiche, mentre gli interventi di sostituzione degli infissi contribuirebbero alla riduzione di circa 0,1 ktep.

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