L'esperto rispondeCondominio

I criteri del decoro per i prospetti arretrati

Silvio Rezzonico

La domanda

Circa 30 anni fa il proprietario dell'ultimo piano di uno stabile ha demolito parte della falda tegolare e ha ricavato un terrazzino a uso esclusivo: è risultato, quindi, un nuovo prospetto, arretrato rispetto alla facciata principale. Ora il nuovo proprietario afferma che il prospetto che ne è derivato è ammalorato e chiede - a tutti noi proprietari dei piani sottostanti - di contribuire alla riparazione. Questa pretesa è corretta?

Se si tratta di riparazioni o di ricostruzione della soletta del terrazzo, torna applicabile il disposto dell’articolo 1126 del Codice civile, per il quale, «quando l'uso dei lastrici solari o di una parte di essi non è comune a tutti i condòmini, quelli che ne hanno l'uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico; gli altri due terzi sono a carico di tutti i condòmini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno».Se invece si tratta di interventi per rimuovere l’ammaloramento del nuovo prospetto arretrato, deve tenersi conto dei principi giurisprudenziali in materia di decoro architettonico della facciata, per i quali, «nel caso in cui i balconi, che appartengono in modo esclusivo al proprietario dell'appartamento di cui fanno parte, presentino nella facciata esterna elementi decorativi, o anche semplicemente cromatici, che si armonizzano con la facciata del fabbricato dal quale sporgono, per i lavori di restauro o di manutenzione straordinaria della facciata, decisi con la prescritta maggioranza, legittimamente viene incluso nei lavori comuni il contemporaneo rifacimento della facciata esterna dei detti balconi, essendo il decoro estetico dell'edificio condominiale un bene comune, della cui tutela è competente l'assemblea» (Cassazione, 30 agosto 1994, n. 7603). In tal caso, le spese sono a carico di tutti i condòmini, in base ai millesimi di proprietà.

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