Condominio

Formazione degli amministratori indispensabile anche per il risparmio energetico

di Saverio Fossati

Il condominio non è sempre nell’agenda del Governo. Ma il ministero della Giustizia, dopo la legge di riforma 220/2012, si è più volte attivato per varare o proporre norme o interpretazioni che agevolassero il passaggio alle nuove disposizioni. A partire dalla questione della formazione, seguita direttamente da Cosimo Ferri, magistrato e sottosegretario alla Giustizia nei Governi Letta e Renzi.

Alla luce dell’impegno sociale ed economico per il risparmio energetico che gli ultimi esecutivi hanno messo in campo, è evidente che la partecipazione dei condomìni all’operazione è fondamentale. Tuttavia, non solo nella legge di Bilancio è stato bocciato un emendamento che ne prevedeva un coinvolgimento diretto ma per la legge 220/2012 chi amministra il proprio condominio non deve avere alcun tipo di formazione, neppure periodica, con la conseguenza che diventa difficile, con poche eccezioni, avviare l’esercito degli amministratori a fare da volano per un impegno di tutti i condòmini alla riqualificazione energetica.

Secondo Ferri la formazione obbligatoria sui temi chiave della riqualificazione energetica e antisismica è centrale «Perché si tratta di materie al centro della sicurezza degli edifici e della qualità della vita dei cittadini. Mi trova pienamente d’accordo la finalizzazione di un programma di formazione degli amministratori di condominio alla buona riuscita dei bonus che la legge di Bilancio prevede per questi interventi. La modalità potrebbe essere quella di inserire questi temi specifici tra le materie previste dal decreto 140 valorizzandone l’importanza sul piano delle ore da dedicarvi in sede di formazione iniziale e di aggiornamento periodico annuale».

Rimane comunque, in generale, la difficoltà per i condòmini, di distinguere chi è davvero preparato. Un aspetto che si potrebbe affrontare prevedendo una una qualche forma di pubblicità. L’idea non dispiace a Ferri: « Sarebbe certo molto utile, senza onerei per o Stato, attivare un serio monitoraggio sui corsi di formazione. Si potrebbero così porre le basi per rendere effettiva l’osservanza dell’obbligo di formazione creando, poi, attraverso una griglia informatica di facile uso, la possibilità per i condòmini di consultare l’elenco con la ricerca per nome o per istituto di formazione. Si faciliterebbe la nascita di una cultura della formazione del professionista con un riscontro immediato e documentale, a tutto vantaggio del condominio.

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