L'esperto rispondeCondominio

Delibere assembleari, l’interpretazione segue il contratto

di Federico Ciaccafava

La domanda

Nel caso in cui si ponga una questione di interpretazione di una delibera assembleare, quali criteri trovano applicazione?

Costituisce insegnamento costante nella giurisprudenza di legittimità quello secondo cui le delibere adottate dell'assemblea dei condòmini devono essere interpretate applicando gli stessi canoni legali stabiliti per l'ermeneutica contrattuale dagli artt. 1362 e ss. Codice civile. Tale compito, in caso di controversia, è devoluto al giudice del merito, e la relativa valutazione, costituendo apprezzamento di fatto, risulta insindacabile in sede di legittimità, purché sorretta da congrua motivazione immune da vizi logici e giuridici. Nello svolgere tale compito di interpretazione, ha precisato la Suprema Corte, il giudice deve innanzitutto tener presente e privilegiare l'elemento letterale, come dato da cui emerge in modo diretto ed immediato la volontà delle parti; ove poi tale criterio si appalesi insufficiente, in quanto le espressioni usate siano equivoche o poco chiare, è necessario procedere all'indagine sulla volontà con l'ausilio graduale degli altri canoni interpretativi sussidiari espressi nella norma citata, facendo segnatamente ricorso all'altro indefettibile criterio del comportamento delle parti ed a quello della conservazione degli effetti della volontà, che impone all'interprete di conferire alle espressioni letterali un qualche effetto giuridicamente apprezzabile anziché nessun effetto o un significato meramente programmatico.

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