Condominio

La tettoia in legno “vuole” la concessione edilizia

di Rosario Dolce

Realizzare una tettoia in legno sulla terrazza a livello può costare caro. La Corte di Appello di Palermo – con Sentenza del 20 maggio 2016 - ha condannato il proprietario a rispondere del reato di abuso edilizio, poiché il manufatto è stato realizzato senza concessione edilizia.
Il giudice di prime cure aveva assolto l'imputato perché, a suo avviso, si trattava di struttura precaria che non comportava alcun aumento di volume o pregiudizio statico per il fabbricato condominiale, e, infine, perché risultava facilmente amovibile.
Il Procuratore generale ha però proposto appello avverso la citata pronuncia, lamentando che il manufatto realizzato dall'imputato costituiva, in realtà, una piattaforma in legno con pilastri, finalizzata ad un futuro completamento e alla relativa chiusura.
La tesi dell'accusa non ha lasciato indifferente il giudice del gravame, il quale l'ha rielaborata in funzione del contesto condominiale in cui la tettoia si inseriva.
Non è passato inosservato al predetto decidente, in particolare, la circostanza per cui l'anzidetta struttura ha determinato una modificazione sull´andamento dell´altezza dell´edificio, alterando i relativi prospetti esterni. E' stato ritenuto, allora, che la realizzazione della citata opera non poteva essere trattata come un intervento di manutenzione straordinaria o come il completamento di una pertinenza dell'immobile sottostante, ma doveva essere considerata come una vera e propria “opera edilizia” (a tal fine, è stata richiamata la sentenza della Corte di Cassazione, sezione III pen., 10.11.2005 n. 40843, Rv. 232363).
Il manufatto realizzato era, infatti, costituito da pilastri e travi in legno di importanti dimensioni, che si sono rivelati tali da rendere la struttura solida e robusta, tanto da alterare anche i profili architettonici dell'edificio condominiale in cui esso insisteva. L'aggravio del carico urbanistico in capo al fabbricato ha quindi legittimato la condanna dell'imputato per il reato in disamina.
Per spirito tuzioristico occorre, tuttavia, precisare che parte della giurisprudenza ritiene che laddove una tettoia in legno o altro materiale integri una struttura leggera di minimo peso (come un pergolato), facilmente smontabile in quanto privo di fondamenta, allora, non sarebbe necessario richiedere la concessione edilizia (tra le tante, Consiglio di Stato Sentenza nr 1777 dell'11 aprile 2014).

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