L'esperto rispondeCondominio

Assemblea, il condòmino non può modificare l’ordine del giorno

di Federico Ciaccafava

La domanda

Un condòmino ha chiesto all'amministratore di inserire nell'ordine del giorno di una prossima assemblea un dato argomento. L’amministratore, non ritenendosi vincolato dalla richiesta, ha omesso l'inserimento. Può ritenersi legittimo tale rifiuto?

Sì, è legittimo, come precisato da una pronuncia del giudice di legittimità che ha affrontato la specifica questione (cfr., Cass. civ. Sez. II., Sent. 31/10/2008, n. 26336). A giudizio della Suprema Corte, infatti, nessuna violazione di legge può individuarsi nel rifiuto dell'amministratore di inserire all'ordine del giorno dell'assemblea alcuni argomenti proposti. Non vi è infatti alcuna disposizione di legge che obblighi l'amministratore ad inserire all'ordine del giorno gli argomenti richiesti da singoli condòmini; poiché il codice civile prevede, all'articolo 66 disp. att., che due condòmini che rappresentino un sesto del valore dell'edificio, possono chiedere all'amministratore la convocazione di una assemblea straordinaria, ovvero possono provvedervi direttamente in caso di mancato adempimento alla richiesta, deve ritenersi che alle medesime condizioni possa anche essere richiesto in modo vincolante all'amministratore di inserire argomenti all'ordine del giorno di una assemblea già convocata. Al di fuori di dette condizioni, conclude la Corte, non sussiste un diritto del singolo condòmino ad imporre la trattazione di questioni in sede assembleare, ferma restando la tutela giurisdizionale del condòmino nelle ipotesi di disfunzioni dell'organo amministrativo o decisionale del condominio.

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