L'esperto rispondeCondominio

Conflitto di interessi in assemblea e invalidità delle delibere

di Federico Ciaccafava

La domanda

Nel condominio degli edifici è configurabile, come avviene in materia societaria per il socio, un'ipotesi di conflitto di interessi in capo al condòmino che interviene e vota nella riunione assembleare?

In seno alla giurisprudenza di legittimità (cfr., Cass. civ. Sez. II, Sent. 16/05/2011, n. 10754) si è venuto ad consolidare il principio secondo cui, nel regime del condominio degli edifici, ai fini dell'invalidità della delibera, non è sufficiente che il conflitto di interessi di cui sia portatore il condòmino sia denunciato in astratto, dovendo lo stesso essere dedotto in concreto. In particolare, tale conflitto di interessi può essere riconosciuto solo ove risulti dimostrata una sicura divergenza tra specifiche ragioni personali di determinati singoli condòmini, il cui voto abbia concorso a determinare la maggioranza assembleare, ed un parimenti specifico contrario interesse istituzionale del condominio. In particolare, come accennato, si ritiene che, analogamente a quanto espressamente disposto in ambito societario dall'articolo 2373, comma 1, Codice civile, il voto di un condòmino in conflitto di interessi con il condominio in tanto possa determinare l'invalidità dell'assemblea in quanto risulti essere stato determinante per il raggiungimento della maggioranza, dovendosi, pertanto, anche in materia condominiale far ricorso alla c.d. “prova di resistenza”.

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