L'esperto rispondeCondominio

Sicurezza degli impianti e responsabilità dell’amministratore

di Raffaele Cusmai

La domanda

Un condòmino ha eseguito lavori sull'impianto di riscaldamento nel suo appartamento. A causa della presenza di tubi del gas privi di inguainatura esterna, il tecnico impiantista non ha rilasciato il certificato di conformità dell'impianto. L'amministratore di condominio, in qualità di garante della sicurezza delle parti comuni condominiali, può chiedere alla ASL una verifica sulla sicurezza dell'impianto?

L'articolo 1130 del codice civile dispone l'obbligo dell'amministratore di tenere il registro di anagrafe condominiale nel quale va inserito anche ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza. Ogni variazione dei dati contenuti in tale documento deve essere comunicata all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni.
L'amministratore in qualità di rappresentante del condominio ha l'obbligo di curare la sicurezza dei beni comuni e di prevenire eventuali danni sia ai condòmini che ai terzi.
In caso di inerzia, l'amministratore risponde dei danni conseguenti sia in sede civile che penale.
Si rileva da ultimo che in base all'articolo 1131 del codice civile, nei limiti delle attribuzioni stabilite dalla'articolo 1130 c.c. o dei maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall'assemblea, l'amministratore ha la rappresentanza dei partecipanti e può agire in giudizio sia contro i condomini che contro i terzi.
Laddove quindi l'amministratore ravvisi una fonte di pericolo per i beni comuni, si ritiene che abbia l'obbligo di attivarsi al fine di porre in essere tutte le misure idonee alla sua eliminazione demandando anzitutto la collaborazione spontanea dei condòmini ai fini della messa a norma degli impianti e, in caso di esito negativo ed ove ne ricorrano i presupposti di legge, anche mediante la richiesta di provvedimenti giudiziari.

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