L'esperto rispondeCondominio

Deleghe intestate a coniuge e figli

di Rezzonico Silvio

La domanda

L'amministratore uscente di un condominio di più di 20 appartamenti, proprietario di un'unità immobiliare e condomino del condominio amministrato, pur essendo stato sfiduciato dai 501 millesimi in fase di rinnovo dell'incarico, ha raccolto tra i proprietari di garage deleghe per 300 circa millesimi e un numero di teste superiore alla metà dei presenti. Naturalmente le deleghe sono state intestate a moglie e figlia per aggirare l'art. 67. La sua famiglia ha quindi la maggioranza delle teste e supera il quinto complessivamente. Lui è rimasto quindi in carica in proroga. E' legale quanto sopra? Deve essere pagato?

Da L'Esperto Risponde

Se abbiamo ben compreso, nel caso del lettore deve ritenersi rispettata la norma di cui all'art. 67 primo comma disp. att. c.c., per la quale se i condomini sono più di 20, il delegato non può rappresentare più di 1/5 dei condomini e del valore proporzionale.
La norma è applicabile anche in presenza di una disposizione del regolamento condominiale contrattuale che vieti il rilascio della delega ai parenti stretti, posto che il richiamato articolo 67 è inderogabile anche da un regolamento contrattuale, così come stabilito dall'articolo 72 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile.
Solo ove possa profilarsi in concreto un conflitto di interessi tra amministratore e condominio, la delega dell'amministratore può essere messa in discussione, con possibilità di annullamento giurisdizionale della delibera assembleare.

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