L'esperto rispondeCondominio

Canna fumaria da dismettere

di Riccio Edoardo

La domanda

In condominio, per non sostenere la forte spesa per la messa a norma di una canna fumaria, alcuni condomini, dotandosi di scaldabagno elettrico, vorrebbero che fosse votato la dismissione di tale colonna, mentre altri vorrebbero mantenere in efficienza la colonna.
Per imporre a tutti di dotarsi di scaldabagno elettrico, abbandonando quindi l'utilizzo della canna fumaria, sono sufficienti i voti ed i millesimi dell'80% dei proprietari?

Da L'Esperto Risponde

Il lettore, riferendosi al 80%, fa evidente riferimento alla modifica di destinazione d'uso di cui all'articolo 1117 ter codice civile così come introdotto dalla Riforma del Condominio. La norma, al primo comma, prevede infatti che “Per soddisfare esigenze di interesse condominiale, l'assemblea, con un numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valore dell'edificio, può modificare la destinazione d'uso delle parti comuni”. L'ultimo comma del medesimo articolo non pone quale divieto per la delibera il fatto che la cosa possa essere resa inservibile anche ad un solo condomino. Non è ancora certo in dottrina che la citata norma possa portare alla soppressione di un bene comune.

Nel caso in cui, invece, l'articolo 1117 ter non consenta la soppressione di un bene comune, l'attività è vietata in quanto si incontra il divieto di cui all'ultimo comma dell'articolo 1120 codice civile il quale, invece, vieta quelle innovazioni che possono impedire anche ad un solo condomino di utilizzare il bene comune.

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