L'esperto rispondeCondominio

Stufa a pellet nell'appartamento

di Paola Pontanari

La domanda

Un condomino al primo piano in un condominio di 4 piani vuole installare una stufa a pellet e inserire il tubo per lo smaltimento fumi nel condotto di esalazione vapori cucine in comune agli altri appartamenti. E' possibile? Che rischi si corrono? Che norme ci sono a tal proposito?

Da L'Esperto Risponde

Preliminarmente, è bene precisare che, la stufa a pellet per funzionare correttamente, necessita di un'adeguata canna fumaria che consenta un perfetto e coretto tiraggio dei “fumi”.

Ciò sta a significare che, qualora la canna fumaria già esistente (nel caso da Lei prospettato “per lo smaltimento fumi nel condotto di esalazione vapori cucine in comune”) non possa essere utilizzata – per le particolari caratteristiche tecniche e le emissioni dei fumi, e ciò potrà essere verificato solo da un tecnico – per la caldaia a pellet occorre installare un'altra canna fumaria, comunque, previa visione del regolamento condominiale o autorizzazione assembleare. Infatti, al riguardo si ricordi che, qualora il regolamento di condominio non vieti espressamente l'installazione di una canna sulla facciata esterna dell'edificio condominiale, per l'installazione della stessa occorre l'autorizzazione dell'assemblea dei condomini quando possa pregiudicare la stabilità, la sicurezza ed il decoro architettonico dell'edificio.

Al riguardo, la giurisprudenza ha precisato che l'installazione di una canna fumaria sul muro comune perimetrale di un edificio condominiale non costituisce innovazione ex articolo 1120 del Codice civile, bensì una modifica della cosa che ciascun condomino può apportare a sue cure e spese, sempre che non impedisca l'altrui paritario uso, non rechi pregiudizio alla stabilità e alla sicurezza dell'edificio e non ne alteri il decoro architettonico.

Per quel che riguarda lo “sbocco a tetto” della canna fumaria, si precisa che la caldaia a pellet - come del resto tutti gli altri apparecchi a combustibile solido - deve scaricare a tetto tramite la realizzazione di un nuovo camino, ove non esistente e/o non utilizzabile, così come disposto dalla norma tecnica UNI 10683 e dal Dlgs 63/2013.

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