Condominio

Solo il 20% dei condòmini sa che l’amministratore deve avere i requisiti di legge

dalla Redazione

L'Anaip (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti) rende noti i dati raccolti da luglio 2013 a luglio 2015 dallo Sportello a tutela del condomino dell'Associazione. «Anche se a tale Sportello potrebbero rivolgersi solo i condomini amministrati da un nostro associato – spiega il presidente nazionale Giovanni DePasquale – veniamo quotidianamente interpellati da almeno 3/4 condomini per problemi inerenti la materia condominiale, al di là che l'amministratore sia un nostro iscritto. Abbiamo deciso, così, di raccogliere le loro richieste di chiarimento e formulato noi delle domande specifiche tramite un questionario». I dati emersi su base nazionale, in particolare, rivelano che oltre l'80% delle persone che hanno contattato l’Anaip ignorava che con la riforma del condominio (legge 220/2012) si fosse introdotto, all'articolo 71bis delle Disposizioni d'attuazione del Codice civile, un preciso elenco di requisiti che deve avere l'amministratore per poter svolgere questa professione. Ma non solo: pochi sanno che l’amministratore deve esporre una targa sull’edificio o che può essere anche una società (per vedere i risultati in dettaglio cliccare qui)
«Sono requisiti di estrema importanza, che come Associazione - prosegue De pasquale - richiedevamo da anni proprio al fine di garantire all'utenza condominiale amministratori professionisti affidabili e competenti. Nel caso l'amministratore non li possegga o dovessero venir meno nell'arco del mandato ricevuto, comportano la cessazione dall'incarico su ricorso all'autorità giudiziaria anche di uno solo dei condomini. Questo loro diritto, ad esempio, i condòmini lo ignorano». E ignorano anche , stando ai dati raccolti da Anaip, altri requisiti: solo il 15% sa che occorrono il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado, l'aver frequentato un corso di formazione iniziale e svolto attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale. Obblighi dai quali sono esonerati i condomini che amministrano personalmente il condominio nel quale risiedono.
«Da qui – conclude De Pasquale - la nostra intenzione di proseguire con una campagna informativa in tutta Italia promuovendo, al di là dei nostri consueti corsi di formazione professionale per gli amministratori, giornate informative gratuite rivolte ai condomini per metterli a conoscenza di quali sono i loro diritti e doveri».
Alcuni dei requisiti prescritti per tutti coloro che gestiscono un condominio – ricordano all’Anaip – hanno particolare rilevanza dal punto di vista delle responsabilità civili e penali: 1) il godimento dei diritti civili, 2) l'assenza di condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni; 3) non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione; 4) non essere interdetti o inabilitati; 5) il nome dell'amministratore non deve risultare annotato nell'elenco dei protesti cambiari.

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