Condominio

Parcheggio in cortile, la servitù si trasmette con il frazionamento

di Francesco Machina Grifeo

Se la servitù - in questo caso l'uso del posto auto a rotazione all'interno di un cortile condominiale - è costituita a favore di un lotto di appartamenti, il frazionamento e la successiva alienazione di alcuni di essi non comporta la perdita del diritto al ‘parcheggio' a favore dei nuovi acquirenti. E ciò anche se i posti sono inferiori alle abitazioni, in questo caso uno in meno. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza 17075/2015, chiarendo che seppure l'atto di compravendita nulla dice al riguardo vanno comunque applicati i principi generali della «indivisibilità» ed «ambulatorietà» della servitù in base ai quali essa continua a sopravvivere così com'era era anche a beneficio del nuovo proprietario. La Suprema corte ha così bacchettato sia i venditori che avevano lamentato «l'occupazione abusiva» del posto auto, sia i nuovi acquirenti che ne avevano rivendicato «l'uso perpetuo ed esclusivo» in virtù dell'atto di acquisto. E li ha dichiarati «egualmente e congiuntamente titolari del diritto» così ‘condannandoli' a mettersi d'accordo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©