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TERMOREGOLAZIONE, I DATI RICHIESTI AL FORNITORE

La domanda

L’assemblea del condominio ha deliberato l’installazione di un sistema di termoregolazione del riscaldamento centralizzato, con valvole termostatiche e radiotrasmissioni dai ripartitori posti sui singolo termosifoni degli appartamenti. Quali dati relativi alla potenza e al numero di radiotrasmissioni giornaliere, e quali dichiarazioni di conformità, il fornitore è obbligato a dare ai condòmini? Se il condomino non ha consentito il montaggio dei ripartitori con radiotrasmissioni nel suo appartamento, perché non ha ricevuto i dati richiesti sulle radiotrasmissioni, può il condomino stesso rifiutarsi di pagare la sua quota relativa all’installazione del sistema di termoregolazione?

Occorre precisare che i dati relativi alla potenza e al numero di radiotrasmissioni giornaliere dipende dal tipo di apparecchiature atte a ricevere i segnali dai trasmettitori. Questi dati, comunque, devono essere a conoscenza dell’amministratore di condominio. In merito ai dispositivi di ripartizione del calore elettronici, comunque, le normative di riferimento per valutare la relativa conformità, sono: la Uni En 834, la Uni/Tr 11388, la Uni 9019 e la Uni 10200.Inoltre, è bene precisare che il condomino, a seguito di regolare deliberazione assembleare, non può arbitrariamente esimersi dal porre in essere ciò che l’assemblea ha deciso (cioè far "montare i ripartitori con radiotrasmissione" nei singoli appartamenti) né, tantomeno, venire meno ai propri obblighi, ossia nel caso prospettato dal quesito, al "pagamento della quota relativa all’installazione del sistema di termoregolazione".Infatti, qualora il condomino non abbia ricevuto i "dati richiesti sulle radiotrasmissioni", può ulteriormente sollecitare – a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento - l’amministratore di condominio, affinché fornisca i chiarimenti dovuti. Solo nel caso in cui l’amministratore dovesse rimanere inerte, il condomino potrà preliminarmente azionare la mediazione, al fine di ottenere quanto richiesto e, qualora quest’ultima dovesse dare esito negativo, potrà adire l’autorità giudiziaria per ottenere i chiarimenti stessi.Comunque, è bene precisare che, qualora il condomino avesse voluto esimersi dal pagare la quota relativa all’installazione del sistema di termoregolazione, avrebbe dovuto impugnare la deliberazione assembleare ex articolo 1137 del Codice civile, azionando preliminarmente (sempre entro il termine di 30 giorni dalla data dell’assemblea condominiale o dalla data di ricezione del relativo verbale) il tentativo di mediazione. Qualora quest’ultimo avesse dato esito negativo, il condomino avrebbe dovuto agire in giudizio, in quanto solo il giudice – qualora ve ne siano i presupposti - ha il potere di sospendere la deliberazione assembleare e far sì che il condomino non paghi la quota.

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