L'esperto rispondeCondominio

LE ANNOTAZIONI CONTENUTE NEL REGISTRO CONTABILE

La domanda

Non vedo un grande differenza tra il "contenuto" del conto corrente condominiale e quello del registro di contabilità, entrambi tenuti per legge dall'amministratore. Pertanto chiedo quali sono i movimenti esclusivi da far transitare nel conto corrente condominiale, che non troviamo nel registro di contabilità, e viceversa? Come analizzare i dati in essi esposti al fine di un controllo incrociato, in particolar modo in sede di rendiconto annuale?

Il conto corrente condominiale è un rapporto bancario o postale, intestato al condominio, sul quale - ex articolo 1129 del Codice civile - l’amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condòmini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del Condomino.Il registro contabile è una scrittura contabile su cui vengono annotati dall’amministratore, in ordine cronologico, entro trenta giorni dalla data dell’effettuazione (cioè dagli accrediti o dagli addebiti sul conto corrente postale o bancario), i singoli movimenti in entrata e in uscita.Sarà necessario che le singole partite corrispondano sul conto corrente e sul registro contabile. Quest’ultimo, però, per la sua natura di scrittura contabile, potrà contenere indicazioni in più rispetto a quelle risultanti dal conto corrente o postale. Per esempio, se l’amministratore effettua un prelievo in contanti dal conto corrente per spese minute, il riferimento a tali spese non risulta dal conto corrente, ma sarà scritto nel registro contabile.

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