L'esperto rispondeCondominio

Distacco e contabilizzatori

di Pierantonio Lisi

La domanda

Sono in possesso di una unità immobiliare adibita ad attività di yogurteria, facendo parte di un condominio sito in Torino. Tutto lo stabile viene riscaldato con il teleriscaldamento centralizzato con impianto a serpentina, eccetto 2 negozi, tra cui il mio, che diversamente ha un impianto a termosifone. Ho chiesto di conseguenza la sospensione del servizio e mi è stata accettata una riduzione del 35%.La mia domanda dunque è la seguente: in considerazione di tale promiscuità dell'impianto di riscaldamento dello stabile, come mi devo comportare per il risparmio energetico relativo al riscaldamento (valvole termostatiche e contabilizzatore di calore)?

Da L'Esperto risponde

La delibera con cui si decide l'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione di calore comporta l'adozione di criteri di ripartizione della spesa che tengano conto dei consumi rilevati (vedi articolo 26, comma 5, legge10/1991, come modificato dalla riforma del condominio). In ogni caso, una percentuale del consumo (tra il 20 e il 50%) continuerà a essere ripartita sulla base del valore proporzionale delle unità immobiliari servite dall'impianto, a fronte delle inevitabili dispersioni di calore. Per la determinazione di detta quota fissa è preferibile ricorrere alla perizia di un tecnico, il quale dovrà tener conto delle concrete caratteristiche dell'impianto e dei sistemi di contabilizzazione in uso. Il lettore, dunque, una volta installati sistemi di termoregolazione o contabilizzazione di calore, dovrà pagare una quota dei consumi determinata in misura fissa e una quota proporzionale al consumo rilevato per la propria unità immobiliare.

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