Gestione Affitti

Affitto, riparte il fondo per morosità incolpevole, 46 milioni alle Regioni

di Rosario Dolce

Con Decreto del 23 dicembre 2019 (GU Serie Generale n.31 del 7 febbraio 2020) il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha ripartito per l'annualità 2019 tra le Regioni la somma di 46.100.000 euro.
Con il provvedimento ministeriale si distribuiscono sul territorio le risorse di cui al fondo “inquilini morosi incolpevoli” - avente una dotazione complessiva, per il periodo 2014-2020, di 265 milioni di euro -, secondo quanto previsto dall'articolo 6, comma 5 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102.

La finalità del fondo è quella di fornire sostegno al reddito delle categorie sociali più deboli facilitandone il pagamento degli affitti e riducendo, al contempo, il fenomeno della morosità.

La definizione
Per “morosità incolpevole” si intende, in particolare, la “situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare, da ricondurre ad una delle seguenti cause:
1) perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro;
2) cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
3) cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
4) malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali”.

La ripartizione delle risorse
Le risorse ripartite servono, quindi, ad aiutare i conduttori di immobili che, per intervenuta perdita o riduzione del reddito, non riescono più a pagare regolarmente il canone di locazione e rischiano di perdere la propria abitazione.

I requisiti
Per potere usufruire del contributo occorre essere titolare di un I.S.E.E. non superiore a 26 mila euro, essere destinatario di sfratto per morosità e avere un contratto di locazione regolarmente registrato. In tal caso, l'importo massimo di contributo concedibile, per sanare la morosità incolpevole, è stato prefissato nella soglia di 12 mila euro.

Infine, va precisato che la presenza all'interno del nucleo familiare di un componente ultrasettantenne o minore, o con invalidità accertata per almeno il 74%, o ancora in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l'attuazione di un progetto assistenziale individuale, costituisce criterio preferenziale per la concessione del contributo da parte del comune di riferimento.

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