Gestione Affitti

Contratto-tipo per gli affitti brevi: arrivano le traduzioni in 4 lingue

La Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi mette online le versioni in inglese, tedesco, russo e cinese del testo per le locazioni gestite tramite Airbnb e altre piattaforme online

di Cristiano Dell'Oste

Inglese, tedesco, russo e cinese: il contratto-tipo per gli affitti brevi promosso dalla Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi diventa poliglotta. Sono ora disponibili le traduzioni dello schema generale di contratto in lingua italiana pubblicato lo scorso 4 dicembre. Un “modello base” che può essere scaricato e utilizzato così com’è (oppure modificato) da tutti i locatori, privati o professionali.

Il modello in 15 punti
Il contratto-tipo è strutturato in 15 punti ed è corredato da linee guida (anch’esse tradotte nelle quattro lingue) che guidano l’utente alla corretta interpretazione e compilazione del testo. Dall’identificazione delle parti al check-in, dal pagamento al check-out, il testo regola tutti gli aspetti principali della locazione breve. Dopo essere stato compilato, il contratto può essere scambiato via email prima del soggiorno, ma può essere anche firmato al momento dell’arrivo degli ospiti.

La validità del testo
Dal punto di vista giuridico, il testo in italiano è vincolante anche per il turista straniero, nel momento in cui questi lo accetta. La disponibilità della versione in lingua straniera, però, può senz’altro facilitare la comprensione degli obblighi da parte dell’inquilino. Nulla vieta, ad esempio, di far firmare all’ospite la versione in italiano, consegnandogli una copia della traduzione - ad esempio, in inglese - per rendergli tutto più comprensibile. Attenzione, però, alla doppia sottoscrizione, come spiega l’avvocato Donatella Marino, esperto che ha assistito la Camera di commercio in questo progetto: «Se un ospite dovesse firmare entrambi i contratti, bisogna avere l’avvertenza di concordare per iscritto quale prevale in caso di difformità o discrepanza, che potrebbe derivare non solo da aggiunte poste a mano su uno solo dei contratti, ma anche dal diverso significato giuridico di alcuni termini nei diversi ordinamenti o da sfumature nella traduzione».

Un contratto che anticipa le normative
Gli affitti brevi sono un fronte delicato anche perché non sempre la normativa è adeguata ad affrontare la complessità dei rapporti che si possono delineare nella prassi. «Il mercato della locazione abitativa è in continua evoluzione e non sempre trova risposte adeguate, in termini sia normativi che di prodotto. Serve rimodulare le leggi ormai troppo datate per la locazione a lungo termine e definire nuove norme specifiche per il mercato degli affitti brevi, soprattutto per quelli di tipo turistico», commenta la consigliere Beatrice Zanolini. D’altra parte, in uno scenario in cui quattro turisti su cinque - tra coloro che prenotano tramite Airbnb e altri portali - sono stranieri, è chiaro che il tema della effettiva conoscenza degli obblighi è fondamentale, anche per prevenire contenziosi e contestazioni.

Per approfondire:
- Il dossier online sugli affitti brevi

- Airbnb, ecco come gestire gli affitti brevi senza diventare impresa

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