Gestione Affitti

La nuova legge lombarda e la disciplina degli spazi abitativi sociali

di Andrea Magagnoli

La regione Lombardia con la nuova legge n. 16/2017 disciplina organicamente la gestione degli spazi abitativi pubblici.
L’intervento normativo assume nel disegno legislativo regionale una grande importanza dato che si occupa di regolamentare un aspetto dell' edilizia presente sul territorio quale quello pubblico che nella vita della società assume una grande valore.
Vediamo in modo particolare i singoli titoli.
Il titolo 1 si occupa di individuare le disposizioni generali e di definire le competenze degli enti locali in materia. In particolare suddivide i compiti degli enti locali territoriali definendo le competenze delle Regioni e dei Comuni .
Alla Regione quale ente di maggiore estensione sul territorio viene devoluto il compito di coordinare l' attività degli altri enti pubblici presenti sul territorio che si occupano di edilizia pubblica, mentre ai Comuni quello di individuare il fabbisogno sociale di abitazioni al fine di porvi rimedio e di consentire un azione organica ed efficace senza inutili sprechi di risorse ed energie .
La legge prosegue con il titolo 2 dedicato in questo caso agli enti di carattere pubblico che operano nel settore dell' edilizia pubblica, si tratta delle Aler le cui competenze vengono suddivise in relazione alla fasce territoriali della loro collocazione. Non solo ma in materia di Aler la legge ne individua con precisione gli organi quali il Presidente od il Consiglio di amministrazione .
La legge prosegue con una serie di disposizioni relative invece agli spazi destinato a soddisfare le esigenze delle fasce sociali disagiate .
I Titoli 3 e 4 infatti si preoccupano di regolamentare gli spazi abitativi pubblici egli spazi abitativi sociali.
Entrambi tali spazi infatti sono connotati da una funzione sociale, ma differiscono in relazione agli utenti cui si rivolgono e dei quali sono destinati a soddisfare i bisogni.
Essi tuttavia differiscono sulla base del fatto, che gli spazi abitativi pubblici sono destinati a soddisfare fasce sociali comunque deboli attraverso canoni e prezzi più bassi rispetto a quelli praticati ordinariamente sul mercato.
Mentre gli spazi abitativi sociali regolamentati dal titolo 4, sono destinati a fasce sociali ancora più disagiate, posto che sono dedicati a famiglie che per le loro ridotte capacità economiche non possono neppure avvalersi degli spazi sociali pubblici previsti dal titolo 3.
In tale ultimo caso l' intervento pubblico acquisisce una maggiore importanza .
Sempre a tutela delle cosiddette fasce sociali deboli, la legge prosegue con ulteriori misure infatti nel titolo 4 vengono previste azioni dirette al mantenimento della casa od all'accesso alla stessa .
Si tratta di misure positive dirette ai medesimi scopi delle norme relative agli spazi abitativi e dirette a garantire il bisogno dell' abitazione delle fasce sociali disagiate di potere comunque disporre di abitazioni decorose.

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