L'esperto rispondeGestione Affitti

Erede usufruttuario di immobile concesso in locazione

di Luca Stendardi

La domanda

A seguito del decesso di mio suocero, mia suocera è diventata proprietaria nella misura del 62,5% dell'immobile utilizzato come abitazione principale. All'atto dell'assegnazione si è riservata l'usufrutto ed è sua intenzione affittarlo in quanto attualmente non occupato.
Uno dei quattro figli si oppone a tale decisione sostenendo d'essere proprietario di una quota pari al 12,5% ereditata a seguito del decesso del padre.
Il contratto di locazione, una volta stipulato, è valido?
Si precisa che ai fini fiscali (Irpef ed Imu) l'onere è sostenuto interamente da mia suocera.

Da L'Esperto Risponde

Dal quesito sembra che l'immobile di cui si discute fosse di proprietà esclusiva del suocero del lettore. Se la suocera risiedeva nell'abitazione principale, alla stessa è riservato il diritto di abitazione ai sensi dell'art. 540 del Codice civile. Il diritto di abitazione consente al titolare solo di abitare la casa limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia. Nel quesito si parla però di una riserva di usufrutto per la suocera: ciò fa ritenere che vi sia stato un testamento che abbia disposto in tal senso. Se la suocera è usufruttuaria del bene, ai sensi dell'articolo 981 del Codice civile ha diritto di godere della cosa traendone ogni utilità che questa può dare, compreso il concederla in locazione a terzi, oltre che utilizzarla direttamente. Se la suocera è usufruttuaria può quindi validamente stipulare un contratto di locazione e il nudo proprietario, indipendentemente della quota di cui sia titolare, non può avanzare pretese o formulare opposizioni in merito.

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